Affabula, due classi della Carducci tra i vincitori

Sono state premiate anche due classi della scuola primaria Carducci di Fucecchio: la classe II C per il video della sezione “performance poetica” dal titolo Volerò e la classe IV E, nella sezione poesia, per il lavoro dei bambini sulla tecnica dell’acrostico. Affabula è un premio letterario promosso nel 2017 dall’assessorato alla cultura di Fucecchio in collaborazione con la locale pro loco.

All’auditorium La Tinaia di Fucecchio sono stati svelati i nomi dei vincitori della terza edizione. Il premio 2019 è stato suddiviso in due categorie, quella riservata agli studenti, alla quale hanno potuto partecipare tutti gli iscritti agli istituti superiori della Toscana e quella libera, aperta a poeti, scrittori, performer ovunque residenti. Fuori concorso, hanno partecipato anche le classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Fucecchio con elaborati collettivi.
“Ogni anno – ha detto l’assessore Cei – il premio si arricchisce di nuovi spunti andando a elevare la qualità complessiva della rassegna. L’idea originaria di Affabula, cioè quella di rappresentare una vetrina per giovani talenti della scrittura e della performance poetica, si sta rafforzando sempre di più. Credo che in un periodo nel quale la scrittura è sempre più relegata a short message sia importante riscoprire l’animo poetico e narrativo della nostra bellissima lingua”.
Nella sezione Performance poetica il primo classificato è Davide Rocco Calacrai “Per la capacità di intrecciare all’espressione poetica le suggestioni del canto e del suono, non in modo accessorio e subordinato, ma integrante, per creare un contenitore variegato e complessivo capace di incuriosire i diversi fruitori. L’urgenza comunicativa si traduce nel senso pieno del concetto di poesia performativa, ovvero la rappresentazione di testi che si arricchiscono e trasformano rispetto alla pagina che li conteneva, grazie alla contaminazione dal vivo che si crea con l’ascolto e la visione da parte del pubblico, anche non specializzato in materia”.
Nella sezione Poesia ha vinto Luca Bresciani: “Padre declina in modo efficace i meccanismi che un congegno poetico dovrebbe avere: una premessa che si risolve nel finale. È una mappa a forte valenza emotiva e valoriale, che rappresenta un momento delicato e intimo di un rapporto familiare, il ritorno quotidiano di un padre e l’incontro che ne scaturisce, disegnato attraverso i suoi effetti. Emergono l’affetto, la tenerezza, il senso di protezione e quasi impotenza verso il tempo che trascorre inesorabile”. Giada Pasquinucci si è classificata seconda e Giuseppe Mazzantini terzo. Sonia Chiesi ha inoltre ricevuto una menzione speciale.
Nella sezione Racconto breve Silvia Corazza ha vinto perché “La voce degli insetti ha saputo creare un’atmosfera solenne e al tempo stesso quasi magica, fuori dal tempo, con un generale effetto di sospensione narrativa che si risolve nel climax finale. Per il felice tentativo di indagine psicologica dei personaggi che mira a renderli universali. Per aver interiorizzato, rielaborato e restituito con maestria una vicenda storica, religiosa e umana”. Michele Protopapas si è classificato secondo e Matteo Pisaneschi terzo mentre hanno ricevuto una menzione speciale Matteo Montanelli, Francesca Berti e Arianna Egle Ventre.

 

 

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