“La scuola non forma artigiani”, l’esperienza di Mancini

Su 44 domande pervenute, ben 43 erano di persone di nazionalità non italiana, tra cui anche alcuni richiedenti asilo ospitati in strutture del Valdarno Inferiore. Alla fine, su 12 posti disponibili, hanno terminato il corso 8 persone di sei nazionalità diverse: Romania, Nigeria, Gambia, Mali, Senegal e Costa d’Avorio. Si è chiuso ieri 25 lugli a Santa Croce sull’Arno il percorso “Informa – Addetto alla lavorazione, costruzione e riparazione di parti meccaniche”, rivolto a tutte le persone maggiorenni disoccupate o in cerca di occupazione, gratuito e finanziato dalla Regione Toscana.

Un percorso iniziato lo scorso febbraio, promosso da Pont Tech in partnership con l’agenzia Forium e il Polo Tecnologico Conciario, pensato proprio per rispondere alle esigenze delle aziende del territorio, in particolar modo quelle del settore della meccanica per il comparto della lavorazione della pelle. Oltre alle lezioni in aula, una buona parte del percorso, che prevedeva anche attività di stage, si è tenuta all’interno delle imprese dove l’imprenditore di Fucecchio Ivo Mancini ha inaugurato lo scorso dicembre una vera e propria scuola di meccanica. Proprio in queste due aziende ieri si è tenuta la prova pratica dell’esame finale, preceduta da uno scritto e seguita da un’orale che invece sono stati ospitati dalle aule di Forium. A valutare l’operato dei corsisti una commissione composta da esperti del settore e rappresentanti della Regione Toscana.
“La scuola purtroppo oggi non è in grado di fornire una preparazione come si deve nel settore dell’artigianato – spiega l’imprenditore Ivo Mancini – e le aziende non si possono più permettere di poter prendere una persona di una certa età, che non sa fare niente e deve essere pagata. Come imprenditore provo a fare il possibile per sopperire a queste carenze. Per fortuna siamo riusciti in questa azienda a mettere delle macchine utensili di ultima generazione e quello che insegniamo qui difficilmente si riesce ad apprendere in altri contesti”.
“La qualifica di addetto manutentore e riparatore di macchine industriali ha una capacità occupazionale particolarmente ampia nel settore meccanico – spiega Elena Profeti, vicepresidente di Forium – e alcune aziende ci avevano chiesto figure specializzate, per cui abbiamo partecipato a un avviso della Regione proprio per poter fornire al territorio uno strumento concreto di formazione”.
La risposta è arrivata soprattutto da ragazzi stranieri che vivono nella Zona del Cuoio. “Come criterio di selezione – prosegue Profeti – abbiamo privilegiato il possesso della lingua italiana e il fatto che fossero già state fatte in passato, anche all’estero, esperienze nell’ambito della saldatura”. Perché nel Comprensorio, pur essendoci corsi gratuiti finalizzati a coprire posizioni professionali richieste dalle aziende, la componente della popolazione da più tempo presente nel territorio aderisce più difficilmente? L’interrogativo se lo pone anche Domenico Castiello, direttore del Polo Tecnologico Conciario di Santa Croce sull’Arno: “La forte presenza di stranieri non è un fattore negativo – commenta – e confermo che i corsi sono aperti a tutti ed offrono concrete opportunità per entrare nel mondo del lavoro: tutti coloro che si sono iscritti a questi corsi hanno trovato lavoro nel chimico, nella meccanica, nelle concerie. È importante che ci siano sbocchi occupazionali per i giovani. Invito a seguire i calendari dei corsi che Poteco, Forium, l’It Cattaneo, le organizzazioni di categoria e tutti i partner mettono in piedi durante tutto l’anno”.
Hanno superato l’esame conseguendo l’attestato finale: Mouhamadou Ba, Mamadou Muctar Bah, Aboubakar Diawara, Sergiu Andrei Cocoras, Ernest Ilekuku, Babacar Ndiaye, Aladji Mademansa Tounkara e Sarjo Touray.

 

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