
Scissione Pd nel Comprensorio del Cuoio: atto secondo. Dopo i fatti di Santa Croce, dove in consiglio comunale è nato un nuovo gruppo con il Vicesindaco Marco Baldacci, l’assessore Nada Braccini e la consigliera Arianna Gisfredi, anche i democratici santamariammontesi devono registrare un defezione ai vertici del partito. Si è infatti dimesso in questi giorni il segretario Florio Maccanti.
“Una decisione sofferta e meditata” la definisce “ma doverosa date le novità del panorama politico nazionale”. Alla base dello strappo, che probabilmente non cambierà di molto gli equilibri politici nel comune, dove il centrosinistra è all’opposizione, la nascita del nuovo movimento Italia Viva, guidato dall’ex premier Matteo Renzi. “Sono entrato nel Pd come renziano convinto, è noto – continua Maccanti. – La decisione di Renzi di uscire dal Partito Democratico mi ha indubbiamente influenzato. Vedo che ancora oggi molti cercano di conservarsi un posto, io sono fatto in modo diverso: posso prendermi carico anche di impegni gravosi, ma solo con passione. Senza entusiasmo anche le cose più facili mi risultano impossibili e alla fine sono contento di aver sciolto questo nodo. Resto convintamente di centrosinistra”.
“Non voglio convincere nessuno” si legge nella lettera di dimissioni inviata da Maccanti alla segreteria Pd – sono solo considerazioni personali, ma credo che da questo punto di vista, pur con tutti i se e i ma, Matteo Renzi sia il migliore e la sua uscita dal PD mi fa sentire più “solo” in un partito che sento sempre meno vicino alle mie aspettative che vanno oltre le ideologie (destra, sinistra, centro) vorrei vedere progetti e linee politiche finalizzate davvero a creare le condizioni per costruire un paese più moderno, più semplice, insomma migliore di questo. Ho pensato anche che avrei potuto starmene buono, la mia seggiolina è li, comoda, scomoda non lo so, ma so che non sarebbe il mio modo di agire. E’ una questione di coerenza personale, interiore, mettere d’accordo la testa con il cuore, io con me; non so cosa farò, so che non posso continuare qui. Dispiace lasciare questo gruppo con cui ho collaborato, che mi ha supportato ed anche sopportato, ma da oggi ho bisogno di avere le mani libere e allora irrevocabilmente presento le mie dimissioni da segretario dell’Assemblea Comunale del PD di Santa Maria a Monte, dalla Segreteria, dall’Assemblea ed anche dal PD”.
Una divisione che non scalfirebbe il gruppo di minoranza in consiglio che riunisce sotto il vessillo della lista civica Santa Maria a Monte di tutti i due democratici Francesco Petri e Manola Diomelli, entrambi con simpatie renziane, e l’indipendente di sinistra Sergio Coppola. Il futuro del partito santamariammontese è con ogni probabilità un nuovo congresso, che potrebbe tenersi fra gennaio e febbraio insieme a quelli di Montopoli, dove il Pd è attualmente retto da Andrea Marino dopo le dimissioni del segretario, ed insieme a San Miniato dove Gianluca Bertini si è dimesso da segretario per prendere le deleghe da assessore al bilancio. La segreteria del Pd a Santa Maria a Monte, dopo un passaggio obbligato all’assemblea degli iscritti, potrebbe dare temporaneamente la direzione del partito a Patrizia Faraoni, attuale vicesegretaria.
Nilo Di Modica