Santa Croce, 8 telecamere per la sicurezza

Sarà di 36mila euro il possibile investimento che il comune di Santa Croce effettuerà sulla sicurezza. Unica condizione: vincere il bando regionale a cui ha presentato domanda. L’amministrazione santacrocese, infatti, ha presentato nei giorni scorsi la richiesta di un cofinanziamento alla Regione di 25mila euro per andare a coprire la spesa complessiva di 36mila.

 

Il bando, se vinto dal Comune, prevede l’installazione di 8 telecamere di cui tre di lettura targhe. Il posizionamento delle telecamere è stato studiato e concordato con Andrea Oteri, comandante dei carabinieri di Santa Croce. Le tre telecamere che hanno la funzione di lettura targhe saranno posizionate in via provinciale Francesca nord, Francesca sud e in via Gramsci. Le altre guarderanno ai punti di accesso di Santa Croce e sorveglieranno il cimitero. Saranno poste ai semafori di via Buozzi, via del Bosco e via Pallesi. Gli apparecchi di video sorveglianza che potrebbero essere installati in caso di vittoria del bando non prevedono la copertura anche della frazione di Staffoli. “Per Staffoli – ha detto Giulia Deidda, sindaco di Santa Croce – stiamo pensando di mettere le telecamere al cimitero, dove ci sono stati furti in passato”.

Il dibattito sulla sicurezza non è nuovo a Santa Croce sull’Arno e questo bando ha fatto da scudo a Deidda rispetto alla mozione presentata dal gruppo Per un’altra Santa Croce durante il consiglio comunale di giovedì 24 ottobre, che accusava la sindaca di non aver fatto niente in tema di sicurezza. Nella mozione l’opposizione chiede un numero “sufficiente di telecamere, in punti concordati con le forze dell’ordine. Per arginare i furti frequenti soprattutto nei mesi estivi e agli anziani”. “Questa amministrazione non ha mai voluto installare telecamere di sorveglianza a scopo deterrente – ha detto il capogruppo Alessandro Lambertucci -. Solo piazza Matteotti, per sorvegliare gli arredi urbani, anche se li non ci sono mai stati atti di criminalità. I cittadini hanno sempre ottenuto diniego alla richiesta di telecamere”.

“Quello che divide noi e voi è la concezione della telecamera – ha detto Deidda, rivolgendosi all’opposizione – Noi non siamo contro la telecamera a prescindere: noi pensiamo che ci sia un’azione preventiva sociale e culturale e poi, c’è anche la telecamera. La telecamera per noi è uno strumento a supporto a tutta una serie di politiche che dobbiamo mettere in atto. I dati della microcriminalità scendono a Santa Croce, ma sale la percezione di insicurezza. E sono dati del prefetto. Fomentare paura e terrore come fate voi aumenta l’insicurezza”. Poi Deidda continua: “Il controllo di vicinato può essere una cosa su cui discutere – ha detto -, rafforzeremo le iniziative contro le truffe agli anziani. Andremo noi a trovare gli anziani, visto che loro non sono venuti ai nostri incontri. Noi votiamo contro la mozione perché abbiamo una concezione delle telecamere diversa rispetto alla vostra, non perché siamo contrari alle telecamere a prescindere”. (g.z.)

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