Unità e forze armate, Castelfranco festeggia domenica 10

Ci saranno celebrazioni a Castelfranco di Sotto e nelle frazioni di Villa Campanile e Orentano. L’amministrazione comunale celebra la ricorrenza del 4 novembre, ma lo fa domenica 10. La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate ricorda quella che, nel 1918, segnò la vittoria dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale.

La commemorazione a Castelfranco ha inizio alle 9,45 con ritrovo in piazza Bertoncini. Alle 10 ha inizio la celebrazione della santa messa in suffragio dei Caduti nella chiesa collegiata. A seguire, alle 11, ci sarà la deposizione di una corona di alloro e benedizione delle tombe alla chiesa dei Caduti e di un’altra corona al monumento ai Caduti di tutte le Guerre. A Villa Campanile, il programma parte alle 10 con la santa messa in suffragio dei caduti e prosegue con la deposizione di una corono di alloro in piazza Pieri alle 10,30. A Orentano il ritrovo è fissato per le 11 in piazza Roma. Alle 11,30 si terrà la santa messa e alle 12,15 la deposizione di una corona al monumento ai Caduti.
“Il 4 novembre 1918 – ricorda il sindaco di Castelfranco Gabriele Toti -, fu una delle prime grandi occasioni in cui il popolo italiano si sentì parte di una nazione. Oggi, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, commemoriamo la forza di questo spirito identitario che 101 anni fa accompagnò la vittoria dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. Una celebrazione importante, e non scontata, con la quale ci stringiamo in un simbolico abbraccio in memoria delle vittime della Grande Guerra. Il nostro pensiero si rivolge infatti ai nostri caduti: un numero impressionante, 193 tra capoluogo e frazioni di Castelfranco. Una cifra portatrice di sacrificio e sofferenza che non possiamo dimenticare. In questi tempi bui, dove il sentimento di unione e fratellanza sembra essersi sgretolato dentro a grida sguaiate. In un periodo storico in cui l’appartenenza alla patria sembra non scindersi da slogan privi di significato e colmi d’odio. Oggi, più che mai, celebriamo la giornata del 4 novembre con rispetto. Il rispetto della nostra storia, il rispetto di chi ha sofferto sognando la pace, il rispetto anche verso noi stessi, perché è la memoria che ci dà la consapevolezza di chi siamo”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.