Montopoli del Cambiamento: “Scuole? Tanti problemi”

La vicenda dell’asilo nido di Montopoli Valdarno, chiuso d’urgenza a causa di un malfunzionamento al sistema di allarme della cisterna del gpl per quanto emerso fino ad oggi (Scatta l’allarme per le fughe di gas all’asilo nido di Casteldelbosco, i vigili del fuoco fanno chiudere la struttura al sindaco. Il gestore: “Verifiche in corso, riapriremo a breve”), ha subito aperto il dibattito politico sulla gestione delle scuole.

Il gruppo di opposizione Montopoli del Cambiamento, composto dai consiglieri comunali Lara Reali, Silvia Squarcini e Cristiano Bertagni, infatti non ha perso tempo ed è subito intervenuto per sottolineare che: “Questo non è l’unico problema della scuole di Montopoli – dicono i consiglieri di minoranza -. Dopo che abbiamo fatto l’accesso agli atti come consiglieri di minoranza, abbiamo scoperto che in alcuni istituti ci sono cose che non vanno. A noi infatti ci risulta che anche in altre scuole servirebbero degli adeguamenti sulla normativa antincendio. Oppure, come nel caso della scuola media di Montopoli dove varie persone ci hanno segnalato che ci sono infiltrazioni di acqua nelle aule, bisognerebbe intervenire. Per quanto riguarda l’adeguamento alle alla normativa antincendio, – il riferimento non è all’asilo nido di Casteldelbosco – dagli atti che abbiamo chiesto di visionare emerge che in alcune scuole dove tutto era in regola il Comune ha lasciato scadere le certificazioni per la prevenzione incendio, dovendo quindi rinnovarle da capo e sostenendo costi più alti. Insomma ci sembra che ci sia un atteggiamento di scarsa attenzione agli edifici scolastici, mentre secondo noi le scuole dovrebbero essere gestite con estrema attenzione, ai primi posti di un’azione di governo”.
Poi i tre esponenti di opposizione continuano e dicono: “Il 22 luglio per avere una situazione completa dello stato degli edifici scolastici in vista della riapertura della scuola con un’interrogazione, si era chiesto se le scuole erano a norma per garantire l’incolumità di tutti coloro che le vivono. In sostanza si chiedeva se le scuole rispondevano ai requisiti di leggi vigenti a cominciare all’adeguamento della normativa antincendio perché a quanto ci avevano riferito alcune persone, ci risultava che forse qualche problema c’era. Il sindaco Giovanni Capecchi ci aveva risposto che tutti gli edifici scolastici rispondevano ai requisiti minimi in termini di sicurezza, per consentire il regolare svolgimento della attività didattica. Poi però nella risposta scritta che ci avevano dato, il sindaco annunciava degli interventi di miglioramento degli edifici in merito alle strutture e alla prevenzione antincendio anche sulla base degli iscritti visto che la normativa cambia se gli iscritti alla scuola sono più o meno di cento bambini. Di fatto quindi il sindaco si sarebbe preoccupato di adeguare le strutture ad anno scolastico avviato, dopo che i bambini avevano cominciato a frequentare la scuola. Secondo noi certi adeguamenti dovrebbero essere fatti, per quanto possibile prima che cominci l’anno scolastico. Non capiamo perché si deve intervenire sempre quando si crea il problema, perché non si riesce a programmare e prevenire le emergenze, evitando i disagi all’utenza come avverrà a febbraio per l’ennesima la chiusura della scuola di Marti”. (g.m.)

 

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