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Rifiuti, Geofor ritira gli appalti e riprende le attività. Con 178 lavoratori

16 dicembre 2019 | 20:55
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Rifiuti, Geofor ritira gli appalti e riprende le attività. Con 178 lavoratori

“L’unica offerta pervenuta nella gara di appalto per servizi di raccolta dei rifiuti nei comuni dell’area pisana non soddisfa l’impianto di gara elaborato né le finalità perseguite”. Oggi 16 dicembre, quindi, il consiglio di amministrazione di Geofor ha deliberato di non aggiudicare l’appalto e di annullare la procedura.

Di conseguenza, il Cda ha anche deliberato di procedere alla internalizzazione del perimetro delle attività finora appaltate, prevedendo il passaggio nei ruoli aziendali del personale addetto e procedendo all’acquisizione di quanto necessario allo svolgimento diretto dei servizi nei comuni interessati.

“Il Cda – spiega Geofor – ha dato mandato alle strutture aziendali di agire allo stesso modo per internalizzare tutte le attività finora concesse in appalto nei comuni di Calci, Cascina, Pisa, San Giuliano Terme, Vicopisano, Vecchiano. Il Cda ha dovuto prendere atto che, benché il bando offrisse congrui margini di ricavo e profitto per le imprese appaltatrici, tant’è che ben 12 operatori hanno inizialmente e ufficialmente manifestato interesse alla partecipazione alla gara, nel corso della procedura il mercato è venuto meno, fino alla formulazione di una sola offerta, peraltro avanzata dal fornitore ‘storico’ di tali servizi. L’offerta presenta un forte ribasso sulla base d’asta (il 5,57%) a dimostrazione che l’importo dell’appalto era capiente e tale da consentire, senza sconti, un miglioramento del trattamento economico dei lavoratori. Al contrario, oltre al consistente sconto, l’offerta annuncia il ricorso al subappalto, che per legge potrebbe arrivare fino al 40%, per lo svolgimento dei servizi, ancorché fosse vietata dal bando di gara.

L’internalizzazione del perimetro delle attività poste a gara non comporterà alcun aggravio di costi per i Comuni interessati, poiché tutti i costi di personale con Ccnl di settore, mezzi d’opera e sedi erano già stati quotati nel capitolato di gara e dunque comunicati ai Comuni interessati attraverso i Piani Tecnico Economici per la tariffa 2020. Tutta l’azienda è ora mobilitata affinché siano reperite rapidamente le sedi, i circa 100 automezzi e i 178 lavoratori necessari a produrre regolarmente i servizi nei Comuni interessati.

L’azienda si sta inoltre predisponendo alla internalizzazione anche delle attività finora svolte da privati in appalto nei Comuni di Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme Lari, Crespina Lorenzana, Castelfranco di Sotto, Montopoli Valdarno, Fauglia, Palaia, Pontedera, Ponsacco, San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Santa Maria a Monte”.

Sulla spinta dei Comuni serviti e nei tavoli di concertazione in Prefettura con le organizzazioni sindacali, Geofor si era impegnata a migliorare la quantità e qualità dei servizi resi al territorio, acquisire prestazioni da imprese che non offrissero soltanto manovalanza a basso costo, riconoscere trattamenti salariali equi e giusti alle maestranze e non aumentare i costi per i cittadini.

“Purtroppo – spiega ancora Geofor – il mercato non ha dimostrato di essere capace di corrispondere una offerta adeguata alle esigenze del nostro territorio, riproponendo uno schema, fondato sui bassi costi di manodopera, non più accettabile. Dopo oltre venti anni finisce, dunque, l’epoca degli appalti e subappalti di servizi nel settore dell’igiene urbana nella provincia di Pisa. Consapevole dell’importanza della sfida storica che si apre, Geofor si appella all’impegno e alla responsabilità di tutti i propri lavoratori e delle loro organizzazioni sindacali nella certezza che i Comuni serviti dalla nostra società sapranno apprezzare la scelta compiuta e da essi sospinta, voluta e conseguita”.

“Sui diritti dei lavoratori e sui servizi ai cittadini – ha detto la consigliera regionale Alessandra Nardini – è bene non arretrare di un millimetro. Per questo condivido con forza la decisione del Cda di Geofor di annullare la gara per l’esternalizzazione dei servizi, a fronte di mancate garanzie di equità di retribuzione per i lavoratori nell’unica proposta in campo. È un’azione coraggiosa che rompe l’idea che i ribassi e i subappalti siano un meccanismo incontrovertibile. Penso che di questo risultato vada reso merito ad amministratori come il sindaco di Pontedera Franconi, che da mesi chiedono garanzie in tal senso. Come classe dirigente del territorio siamo chiamati tutti a farci carico del nuovo scenario con tre punti fermi: rispetto di tutti i lavoratori, garanzie sul servizio, nessun aggravio di spesa per i cittadini”.