Italia Viva Pisa: “Un protocollo sanitario per riaprire in sicurezza”

Il partito scrive al presidente della Provincia perché apra un dialogo con la prefettura

Italia Viva Pisa guarda alla ripresa e scrive al prefetto per proporre le ‘regole’ per superare il lockdown.

“Ogni giorno di ritardo – dice il partito a livello provinciale – determina un’ulteriore perdita di competitività del sistema produttivo, in primis in relazione all’export (il commercio internazionale scenderà quest’anno dell’11 per cento), ma anche nel sistema del piccolo commercio e artigianato, così come dei singoli professionisti.
Per la nostra provincia pensiamo, ad esempio, ai distretti produttivi della camperistica, del turismo, del
cuoio e della pelletteria, settori che hanno retto negli anni e valorizzato processi di globalizzazione e che,
in forte unità con il mondo del lavoro, sarebbero oggi già in grado di garantire la ripresa delle loro attività
con la sicurezza del proprio personale. Tutti quelli che sono in questa situazione e lavorano nella
competizione internazionale devono poter riaprire in tempi rapidissimi. L’intelligenza della riapertura, la
programmazione seria, puntuale, ravvicinata delle attività può consentire alla nostra Regione di salvare
migliaia di posti di lavoro”.

“Alla luce dei dati sui contagi in Toscana – questa l’idea – Italia Viva pensa che in Toscana e in particolare per la provincia di Pisa si possa avviare un percorso condiviso affinché all’avvio della cosidetta fase 2 le imprese possano riaprire in sicurezza. Se la valutazione dei tempi deve essere fatta complessivamente e nel rispetto della salute dei cittadini per non rendere vani i sacrifici fatti fino ad oggi, la politica non può abdicare al suo ruolo e deve lavorare da subito sul “come” per essere pronti per il “quando” far ripartire tutte le aziende. Quanto più, e quanto prima, si riusciranno a definire condizioni di lavoro sicure, tanto più la riapertura sarà vicina”.

“Perciò Italia Viva chiede al presidente della provincia – questa la richiesta – di farsi portavoce con il prefetto della seguente proposta: consentire la riapertura delle fabbriche che hanno commesse già presenti in azienda da poter lavorare, nel rispetto delle disposizioni sanitarie; consentire l’accesso al lavoro solo ai dipendenti che si rechino in azienda con mezzi propri; igienizzazione pianificata degli ambienti. Italia Viva di Pisa ritiene inoltre fondamentale che l’Asl metta a disposizione delle aziende prima della riapertura un preciso protocollo sanitario da rispettare che preveda anche l’uso di eventuali strumenti tecnologici per il monitoraggio della salute dei dipendenti e la rapida e certa individuazione di eventuali criticità”.

“Il protocollo – conclude Italia Viva – va sottoscritto dalle imprese che intendano valersi della riapertura e devono essere dati al prefetto di concerto con l’Asl pieni poteri di verifica e sanzionamento in caso di violazioni. Quanto descritto riteniamo vada attivato nel più breve tempo possibile al fine di far trovare il territorio pronto e in sicurezza alla riapertura“.

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