“Rafforzare il Made in Italy sui mercati esteri e aumentare l’internazionalizzazione del distretto economico”: Assopellettieri suona la carica

"Abbiamo bisogno di reagire e non possiamo aspettare", oggi gli Stati generali della Pelletteria

“Voglio lanciare un messaggio positivo: abbiamo bisogno di reagire e non possiamo aspettare. Dobbiamo rafforzare la nostra Associazione e lavorare insieme per superare le difficoltà”. Lo ha detto Franco Gabbrielli, presidente di Assopellettieri, intervenendo agli Stati Generali della Pelletteria Italiana, convocati per oggi 23 luglio a Firenze proprio dall’associazione per fare il punto sulla situazione del settore alla luce dell’emergenza Covid.

Aggregazione, digitalizzazione, internazionalizzazione, sostenibilità, credito e finanza sono i pilastri su cui Assopellettieri punta per il rilancio delle imprese del settore, una filiera da 9 miliardi di euro (dati 2019) che per l’85% si compone di export. La scelta di Firenze come sede di questo appuntamento ha un importante valore simbolico: la Toscana rappresenta uno dei distretti produttivi più importanti del mondo della pelletteria, il 60% della produzione italiana del settore proviene da questa regione rappresentandone uno dei principali asset economici.

“Assopellettieri oggi è qui per questo – ha ricordato il presidente -. Invito tutte le imprese, grandi e piccole, a unirsi, ognuna con le proprie caratteristiche e richieste. L’Associazione ha la possibilità di confrontarsi e interloquire con il Governo. I fondi ci sono e noi possiamo essere i portavoce delle aziende in questo passaggio. L’Associazione, attraverso la sinergia con Ice-Agenzia, Simest e Maeci, punta ad offrire soluzioni concrete per il rilancio delle imprese del comparto fornendo risposte alla crisi di liquidità, di mercato e di prodotto”.

“Il patto per l’export recentemente siglato dal Ministro Di Maio – ha spiegato Manlio Di Stefano, sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale -, si basa su sei pilastri specifici declinati principalmente su due concetti: rafforzare il Made in Italy sui mercati internazionali e aumentare l’internazionalizzazione dell’intero distretto economico italiano. Si tratta di comunicazione, formazione, e-commerce, sistema fieristico, promozione integrata e finanza agevolata. Quest’ultima è il cuore pulsante della riforma: abbiamo stanziato 900 milioni di euro, di cui 300 a fondo perduto. Il 70% delle risorse è destinato a piccole e medie imprese”.

“Uno degli asset – ha detto Andrea Calistri, vicepresidente di Assopellettieri e delegato per il Distretto Toscano – che ha Assopellettieri e nessun altro ha, è la fiera di pelletteria più importante del mondo, il Mipel, che nel 2021 festeggia 60 anni. E a settembre la fiera ci sarà, insieme ai colleghi di Lineapelle e Micam, con un modello completamente nuovo per accompagnare le imprese italiane verso un mercato potenzialmente globale”.

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