Savona-Tuttocuoio 1-2, finalmente i tre punti

Dopo tre mesi esatti (era il 19 dicembre a Siena) e ancora con Shelikadze, il Tuttocuoio torna alla vittoria e guarda con ritrovata fiducia al finale di stagione.
SAVONA: Falcone, Placido, Vannucci, Cabeccia, Rossini, Taddei, Steffè (57′ Bationo), Pasqualini, Dell’ Agnello, Palumbo (67′ Lebran), Cocuzza (85′ Gagliardi). A disp. Cincillà, Zigrossi, Negro, Rondanini, Clematis, Rommey, Tassi, Dapelo, Bonavia. All. Braghin.
TUTTOCUOIO: Feola, Peverelli, Ferraro (63′ Paparusso), Caponi, Colombini, Falivena, A. Esposito, Calvano (74′ Cherillo), Kristo, Giovinco, Ricciardi (51′ Shekiladze). A disp. R. Esposito, Bachini, Frare, Picascia, Marchetti, Muroni, Masia, Bangal, Temnpesti. All. Lucarelli.

ARBITRO: Proietti di Terni. ASSISTENTI: Trinchieri di Milano e Pappalardo di Parma.
RETE: 41′ Dell’ Agnello (S), 69′ Kristo (T), 86′ Shekiladze (T).
Note – Angoli: 6 – 5. Ammoniti: 36′ Pasqualini, 38′ Steffè, 48′ Giovinco, 56′ Taddei, 59′ Palumbo, 64′ Dell’ Agnello, 73′ Cocuzza, 81′ Colombini. Recupero 1° tempo 0′, 2° tempo 3′

Un primo tempo inguardabile e una seconda nella quale con difficoltà, ma con una presenza continua, hanno permesso alla squadra di Lucarelli di espugnare il Valerio Bacigalupo. I liguri, dopo aver sfiorato due volte il nuovo vantaggio impeditogli da uno strepitoso Feola e un Falivena miracoloso sulla linea, hanno subito una flessione fisica. Il merito dell’undici di Lucarelli è stato quello di insistere punendo Falcone per l’errore commesso sulla punizione di Giovinco.
Il debuttante Braghin sulla panchina savonese manda in campo Placido dal primo minuto e rispolvera Rossini, da tempo ai margini della prima squadra. Nei conciari rientra Colombini da squalifica, i centimetri di Kristo vengono preferiti a Tempesti, e Alessio Esposito è tra i titolari. Lo scarno primo tempo è la dimostrazione che il Savona non vince da 6 turni e il Tuttocuoio addirittura è alla caccia della prima affermazione del 2016. Un sole primaverile fa da cornice ad una gara fondamentale per entrambe.
E’ Palumbo l’uomo in più in casa bianco-blu: si mette subito in luce provando ad entrare in area ma il duo Caponi e Ricciardi lo chiede. Secondo tentativo 5 minuti dopo con il sinistro incrociato da fuori: palla larga. Al 14’ il Savona pesca con un gran lancio Cocuzza che rientra su Ferraro ma mette a lato. I nero-verdi si vedono solo su un corner di Caponi con l’incornata alta di Falivena all’altezza del primo palo. Al 41’, da un corner scaturito da una chiusura di Colombini, Kristo di testa anticipa l’uscita di Feola e di fatto serve un assist per Dell’Agnello che a porta vuota di testa incorna nella rete. Come aveva inaugurato la prima parte, Palumbo chiude la prima frazione con un sinistro volante da fuori.
I timidi segnali di reazione conciaria arrivano con un piazzato di Caponi sul quale Kristo gira di testa a lato. Il Tuttocuoio attacca per raggiungere il pari, non arrivano palle gol ma la presenza nella metà campo savonese è costante. Al 69’ arriva il pari: angolo dell’ex Giovinco, sul versante opposto Colombini schiaccia a terra di tesa e Kristo da due passi corregge sotto la traversa per la sua prima rete stagionale. Dopo 429 minuti il Tuttocuoio torna a festeggiare un gol fuori casa.
Reagisce subito la squadra di casa e sfiora il nuovo vantaggio: botta secca a colpo sicuro in area di Dell’Agnello ma Feola è reattivissimo. Dalla respinta raccoglie Cocuzza che spara in porta ma stavolta, sulla linea, l’intervento provvidenziale di Falivena è degno del miglior Cannavaro e del miglior Rosato. 5 minuti dopo Feola dimostra ancora una volta di essere uno dei migliori portieri del girone andando a togliere dall’angolino la conclusione di Dell’Agnello che gli sbuca davanti in mezzo a compagni e avversari.
E’ il canto del cigno per i liguri con il Tuttocuoio che pur non creando grandi palle gol modifica l’assetto offensivo per arrivare ai benedetti tre punti. Tre punti che arrivano a 4’ dalla fine. Punizione dell’ex Giovinco dai trenta metri, Falcone non è impeccabile nella respinta e il capocannoniere nero-verde Shekiladze lo trafigge. L’ottavo centro stagionale vale tre punti fondamentali, la gioia in campo al fischio finale è l’emblema della tensione accumulata in tre mesi. Non era il fischio finale ma quello della liberazione. Dopo 12 gare è arrivata la tanto attesa affermazione.

Andrea Signorini

 

 

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