Il Tuttocuoio che varcherà l’Appennino è cosciente che dipenderà soprattutto da sé stesso se riuscirà a salvarsi direttamente. I neroverdi, infatti, si presenteranno in campo a Ferrara contro la Spal con 2 punti di vantaggio sulla quint’ultima, il Rimini, a 90 minuti dal termine della regular-season.

Se il Tuttocuoio espugna il “Paolo Mazza” non occorre guardare i risultati dagli altri campi perché il Tuttocuoio avrebbe la matematica certezza della salvezza, altrimenti dovrà attendere i risultati delle altre partite, tenendo conto che gli scontri diretti e la differenza reti lo penalizzano con quasi tutte le concorrenti. In caso di arrivo a 37 punti con il Prato, il miglior piazzamento è dei lanieri, che si imposero per 1-0 al Lungo Bisenzio il 6 dicembre e hanno chiuso sullo 0-0 la sfida di ritorno lo scorso 17 aprile.
Nel caso di arrivo a 38 punti con il Rimini, il bilancio nel doppio confronto è in parità: 1-1 all’esordio in campionato e 0-0 al “Neri” il 17 gennaio scorso; in questo caso, quindi, bisognerebbe ricorrere alla differenza reti che in questo momento vede il Tuttocuoio a –8 e il Rimini a -10. Nel caso di arrivo a 37 punti insieme la Pistoiese, il campionato registra uno 0-0 sia al “Melani” che al “Mannucci”, mentre la differenze reti premia gli arancioni che hanno subito un gol in meno: -7 contro il -8 neroverde.
Nel caso in cui, sempre a 37 punti, il Tuttocuoio arrivi a pari merito con il Santarcangelo, i romagnoli sono in vantaggio per aver ribaltato l’1-0 subito in Toscana il 21 novembre con il 4-1 del “Valentino Mazzola” lo scorso 2 aprile. Infine, nel caso di arrivo a 37 punti di Tuttocuoio, Prato, Santarcangelo e Pistoiese, la classifica avulsa vedrebbe il Prato con 10 punti, il Santarcangelo con 9 punti, il Tuttocuoio con 6 punti e la Pistoiese con 4 punti.

 

Andrea Signorini