L’Italia era partita bene. A metà del primo parziale, però, aveva già mollato. E’ l’anticipo di Simone Buti a muro a ridare slancio agli azzurri, ma il Brasile di casa si prende il primo set.

E poi anche il secondo, in un parziale che si fa punto su punto, con un challenge che fa discutere e che toglie un punto all’Italia. Punto su punto anche il terzo set (e un altro punto mancato), con le squadre che mangiano all’avversario set ball e Ct nervosi. Fino alla fine: mentre il Brasile festeggia l’oro, Blengini attende l’ultimo challenge. Niente da fare: l’Italia è fuori. Poco importa se il parziale decisivo si chiude 26-24 e i punti di differenza totali una mangiata (25-22, 28-26, 26-24), con i numeri non si scherza e il terzo set di una partita giocata quasi due ore certifica quel che era scritto: gli azzurri ci provano, ma non abbastanza. Si aggrappano agli errori carioca, tanti, ma subiscono e si rassegnano al secondo posto. Un onore, in genere, ma non per loro, questa volta, che sull’argento piangono per aver mancato un’occasione d’oro. Un’altra, dopo il bronzo di Londra.
Bella soddisfazione, comunque, per il centrale di Fucecchio, arrivato come riserva a Rio, salito sul secondo gradino del podio da titolare.

 

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