Si riallaccia alla dichiarazione del proprio calciatore Matteo Caciagli, Luca Fiasconi, per esordire nel dopo gara della sfida con la Lupa Roma, terminata sul punteggio di 0 a 0.

“Lo penso anch’io. Se non puoi vincere, l’importante è non perdere. Matteo ha detto una cosa giusta. In campo abbiamo trovato molte difficoltà e quindi il punto ci sta tutto. Abbiamo sofferto e i ragazzi sono stati bravi a farlo. Fra tutte le squadre alla nostra portata la Lupa Roma è quella che ci ha messo in maggiore difficoltà. E’ una gara che dovremo analizzare, dobbiamo fare i complimenti a loro che vengono da un periodo molto buono, è una formazione che ha cambiato, è viva, sta bene fisicamente ha dei valori. Hanno preso un portiere con una certa esperienza, dietro c’è Gigli classe 90 un giocatore che due anni fa giocava a Crotone. La Camera, Baldassin sono ottimi giocatori, con l’arrivo di D’Agostino hanno preso un elemento di indubbia qualità, hanno buoni valori, quando stanno bene fisicamente possono mettere in difficoltà chiunque, sono una squadra tosta”.
Fatti gli elogi all’avversario, come giudica la prestazione dei suoi?
“Mi aspettavo qualcosa di meglio. Abbiamo fatto cose positive e cose negative. Rispetto a loro siamo stati meno aggressivi, abbiamo sbagliato abbastanza nella fase di palleggio, sbagliano maggiormente rispetto al solito. Questo vuol dire non prendere campo e se una squadra giovane come siamo noi non prende le redini del gioco di conseguenza non hai il comando non riesci a vivere sull’aspetto emotivo, non ti esalti e quindi ti deprimi. Una compagine come la nostra perde le armi di cui è in possesso. Dobbiamo lavorarci. Sarei la persona più felice di questo mondo se pensassi di centrare la salvezza con una certa facilità. Ma sarà una cosa che avverrà con molte difficoltà. Questa è una cosa che crea un po’ di paura, quando tutti sia aspettano da quel tipo di gara i tre punti e magari trovi difficoltà. Guardate che anche le grandi hanno la pressione addosso e possono soffrire questa cosa, una squadra giovane come la nostra la soffre maggiormente”.
Qual è la cura da seguire?
“Lavorarci su, farlo bene ed avere una predisposizione mentale per capire che ci sarà da soffrire, che tutte le rivali sono avversarie forti. Ma abbiamo il dovere di salvarci, la nostra salvezza potrebbe esaltare il lavoro di tutti, tutti i componenti della rosa potrebbero avere dei benefici da questo traguardo. Lavorare sulla sofferenza, se hai esperienza questo ti aiuta, ma noi non possiamo aggrapparci a questo perché ci manca. Entusiasmo, voglia, io ho 25 ragazzi tutti intelligenti e so che posso contarci”.
E il debutto di Ferrari?
“Prima di tutto c’è da fargli trovare la condizione, abbiamo bisogno di lui. Il ragazzo si deve sentire importante, deve acquisire minutaggio si deve sentire parte integrante e partecipe nel gruppo. Da un punto di vista tattico è stata un segnale per provare a vincere facendo vedere che non ci siamo abbassati, non abbiamo avuto paura”.
Però non è cambiato nulla.
“Se non riesci a fare la partita, un centrocampo come il nostro ha trovato difficoltà nel sopportare 3 attaccanti puri, soffrendo nel possesso palla, A tal proposito l’ingresso di Pellini è servito per dare più concretezza”.
Che cosa lascia una gara come questa?
“Due aspetti fondamentali. Quello positivo è stato quello di aver saputo soffrire, quello negativo è i molti errori in fase di possesso e palleggio. Invece di impaurirci soprattutto con formazioni molto forti, dobbiamo essere orgogliosi di quello che stiamo facendo, portandoci a lavorare con entusiasmo. Non possiamo lasciare per strada questa prerogativa è la nostra ancora di salvataggio”.
Per arrivare al porto della salvezza.

Andrea Signorini