Novanta minuti ‘col coltello tra i denti’ per il Tuttocuoio

27 maggio 2017 | 14:01
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Novanta minuti ‘col coltello tra i denti’ per il Tuttocuoio

O tutto o niente, o dentro o fuori, o salvi o retrocessi, o Serie C, come verrà chiamata o Serie D. Non ci sono strade alternative. Mister Alessio De Petrillo, al suo debutto in trasferta, ritorna a far visita a quella squadra da lui guidata prima di questa.

“E’ una finale. Anche per il Prato. Non credo che loro giochino per controllarla più di tanto. Ripartiamo dalla gara d’andata dalle cose che li hanno messi in difficoltà”.
Quindi?
“Il ritmo, energie ‘nervose’, sono state e devono essere le nostre armi”.
Due gare giocate in casa con lo stesso comune denominatore. Entrambe terminate per 2-2 e sempre rimontati. Una squadra che parte bene ma arriva male.
“Se ci fermiamo all’analisi nuda e cruda sui numeri, questo è quello che emerge. Ma dietro i numeri c’è sempre un’analisi. Ritornando alla partita se fosse entrato il nostro palo, sicuramente la gara avrebbe preso una piega più favorevole al Tuttocuoio. E’ vero che entrambe le gare sono finite 2-2, ma con il Renate ero arrivato da 3 giorni. La gara d’andata ha detto che in questa doppia sfida, possiamo starci. Poi ho potuto lavorare tranquillamente per due settimane consecutive e credo che l’atteggiamento, i progressi, si siano visti chiaramente nella gara di domenica scorsa. Ma ricordatevi che i numeri lasciano il tempo che trovano”.
Mancherà Borghini e poi?
“Gelli, Shekiladze, Masia e Falivena”.
Scelte obbligate?
“Abbiamo una solo via da percorrere. 90 minuti in cui in questo tipo di gare concorrono molteplici fattori, ma che noi dobbiamo interpretare in una maniera sola, con il coltello tra i denti”.

Andrea Signorini