
Big bang ha detto stop: sulla Cuoiopelli cala il sipario, a un passo dalla finale dal secondo e ultimo turno per arrivare in Serie D (Cuoiopelli, fine del sogno. La Torres la travolge). In Umbria con il Cannara, primo o dopo dipenderà dal sorteggio ci va la Torres, squadra di blasone e caratura da Serie D. La gioia, la festa sono a pochi metri da dove si trova Andrea Cipolli, la delusione viene attenuata dallo spessore di questa Torres.
Il tecnico biancorosso esordisce così: “Abbiamo dato tutto quello che avevamo, ovvero più del massimo. Siamo andati oltre i nostri limiti. Questa annata è giusto che a Santa Croce venga ricordata in positivo. Rimane questa sconfitta con un punteggio netto, severo, abbiamo incontrato una squadra solida di gran lunga la formazione più forte di tutta l’annata. Onestamente nelle due gare e venuta fuori la loro superiorità”.
Però potevate portarvi in vantaggio?
“Siamo stati in partita per 55 minuti, abbiamo avuto situazioni importanti per fare gol, se avessimo segnato la gara sarebbe cambiata. Se noi non siamo in grado di farli e la gara rimane in bilico, quando loro hanno spinto seriamente in 3′ hanno chiuso la gara. Era difficile fare 2 gol dopo l’1-0, sul 2-0 la gara è praticamente finita, non sarebbe bastato neppure il 2-2”.
Nel primo tempo, l’arbitro non ha sanzionato gli interventi fallosi di Merenda e Minutolo?
“Gli ha permesso di fare quello che volevano, le ammonizioni ci stavano. Ma non mi voglio attaccarmi a questo, rimane un dettaglio ai fini del doppio confronto”.
Un anno da incorniciare?
“Spero che la gente lo capisca: al fischio finale c’hanno riservato un bell’applauso. Spero che si rendano conto che con quella odierna abbiamo giocato 36 gare ufficiali. Qui non abbiamo mai perso, l’unica sconfitta con il Poggibonsi è avvenuta giocando a San Miniato. C’è capitato di perdere una sola gara e quella purtroppo era la più importante”.
L’impressione, senza nulla togliere oggi ai componenti della panchina, è che l’organico sia corto.
“La nostra è una rosa limitata senza nulla togliere ai ragazzi della juniores, dobbiamo ringraziare il nostro preparatore atletico Maurizio Bachi. La squadra non ha mai avuto infortuni. L’unico infortunio di Simone Caciagli è dovuto a trauma. Certo con 68 punti non riesci a vincere un campionato è clamoroso”.
Cipolli, lascia o raddoppia?
“Non c’è niente di definito. Ci sarà da capire cosa vuol fare la società, io mi sento libero. Per me questa è una famiglia, vedremo”.
Clima cordiale, di grande cortesia, si abbracciano i vertici delle due società, ci si scambia i convenevoli, la Cuoio ricambia il trattamento ricevuto in terra sarda. Signorile l’atteggiamento da parte degli sconfitti.
Non c’è rabbia, scoramento, l’impressione è che nei vertici della Cuoio, serpeggi l’idea che la Torres fosse stata uno scoglio troppo grande, chiediamo conferma di questa sensazione al direttore sportivo Sandro Marcheschi.
“E’ chiaro che c’è il rammarico per come è andata tutta l’annata che è stata strepitosa. Ma abbiamo anche la consapevolezza di aver trovato un avversario di qualità importante, attrezzato per disputare la Serie D, con una rosa importante. Quadra di grande carattere visto che la qualificazione se la sono venuti a prendere qui, così come in trasferta avevano superato la semifinale e la finale d’Eccellenza del loro girone. L’uno-due ci ha tagliato le gambe, a quel punto abbiamo alzato bandiera bianca”.
In chiusura di tempo potevate passare.
“Due o tre occasioni importanti ci sono capitate, anche ad inizio ripresa ne abbiamo avuta un’altra. Ma da li in poi avremo dovuto cercare le ultime energie in fondo al barile”.
Tra le recriminazioni da fare in questa stagioni, quale vi portate dietro? Senz’altro i rigori?
“Lasciamo stare quelli in coppa con il San Miniato quello è il male minore. I rigori a Castelnuovo e nella finale con il Castelfiorentino”.
Insieme all’Imperia, la Torres era la più titolata dell’intero panorama delle semifinaliste d’Eccellenza?
“E’ chiaro che ha livello di blasone era la più forte, ma per la Cuoiopelli è un onore aver perso da un avversario che in questa categoria è solo di passaggio”.
E il futuro?
“Ad inizio settimana mi incontrerò con la società. Dovremo valutare, gli indirizzi societari, vedremo”.
La Cuoiopelli esce di scena, ora ci sarà da capire il futuro, chi sarà il tecnico, chi il direttore sportivo, verrà formulata domanda di ripescaggio in Serie D, quali saranno gli intenti societari. Lucio Dalla cantava: L’anno che sta arrivando tra un anno passerà, io mi sto preparando è questa la novità… vedi caro amico.
Andrea Signorini