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Cuoiopelli, in panchina torna Cipolli: “Chi ha paura stia a casa”

9 gennaio 2020 | 17:07
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Cuoiopelli, in panchina torna Cipolli: “Chi ha paura stia a casa”

Esonerato Massimiliano Giglioli dopo il ko interno con la Pro Livorno. Torna anche Bachi

L’avventura sulla panchina della Cuoiopelli per Massimiliano Giglioli si è esaurita nella serata di mercoledì 9 gennaio, dopo aver ripreso gli allenamenti in seguito alla sconfitta di domenica con la Pro Livorno.

Al capezzale dei Conciari è stato richiamato Andrea Cipolli, sollevato dall’incarico dopo la prima sconfitta casalinga il 6 ottobre con il Castelfiorentino per 5-0 con un bilancio di 5 punti in altrettante giornate giusto tre mesi fa. Giglioli, in queste 11 giornate, ha raccolto 8 punti con una media di 0.72 a partita. Come per il suo predecessore le è stata fatale una sconfitta casalinga.

Andrea Cipolli prima di dirigersi nuovamente al Masini per l’allenamento, da calciatore affonda subito sulla fascia: “E’ stimolante e allo stesso intrigante”
Onestamente si aspettava la chiamata?
“Non mi sono meravigliato. Alla luce dei risultati forse pensavo che qualcosa potesse accadere. Non era detto che richiamassero me poteva scegliere un terzo allenatore”.
Chi l’ha informata?
“Mi ha telefonato il direttore sportivo Sandro Marcheschi facendomi presente la volontà della società”
E’ una Cuoiopelli con un’identità molto differente rispetto alla sua.
“E’ una squadra molto cambiata. Sicuramente Giglioli, tra l’altro un amico, insieme alla società avranno fatto delle scelte e portato i correttivi che pensavano li facesse uscire da questa situazione”.

Robert De Niro in C’era una volta in America, su quello che aveva fatto dopo tanto tempo disse che era stato a dormire. Andrea Cipolli cosa ha fatto?
“Ho staccato la spina. Anche se il campo, il lavoro mi sono mancati tantissimo e me se sono stato in disparte. Ma per paradosso l’unica gara che ho visto il 2 gennaio è stata l’amichevole Tuttocuoio-San Miniato Basso sono andato a salutare il mio ex allenatore Fabrizio Tazzioli”.
Quindi che indicazioni ne ha tratte, riguardo all’avversario di domenica?
“Non era certo un test attendibile. Un allenamento congiunto prima della ripresa del campionato dopo le festività. L’idea che avevo del San Miniato l’avevo già in precedenza, ottima squadra con molti ex. Una gara difficile”.

Si era mai ritrovato a dover lottare per la salvezza.
“No mai. Quando ero a Cenaia eravamo partiti per salvarci ma non siamo mai stati invischiati. A Ponsacco dopo che avevo vinto l’Eccellenza ero stato richiamato per 20 giorni tra la gestione Cerasa e quella di Cei”.
Che cosa dirà quando tornerà nello spogliatoio?
“Chi ha paura stia a casa, rimanga al lavoro o pensi allo studio. Dobbiamo solo pensare a lavorare, umili e determinati”.
Insieme a lui torna come preparatore atletico Maurizio Bachi. Non c’è tempo da perdere e di gare da perdere ne occorre il meno possibile.