Al via la Stella Rossa Castelfranco. Mister Ferraro: “Un campionato dove può succedere di tutto”

Il sipario si alza con il debutto in campionato e il derby di Coppa con il Castelfranco. Intervista all’allenatore: ”È un anno zero”
Sposare la causa, trovare la società giusta e allo stesso l’allenatore adatto. Vanno di pari passo la Stella Rossa Castelfranco e il suo allenatore Alessandro Ferraro.
Mister perché ha sposato questa causa?
“Ho sempre lavorato con i giovani. Il progetto mi affascina. Da noi ci sono pochi vecchi e i giovani costituiscono il settanta per cento della rosa”.
Con lei questa squadra è passata nel giro di un anno da lottare per la salvezza alla parte alta della classifica.
“Non voglio togliere nulla a Bagnoli che mi ha preceduto su questa panchina. L’anno dopo quando si è interrotto tutto eravamo ai piedi della zona playoff. Andavamo di slancio penso che li avremmo centrati eravamo a sei punti”.
Con i giovani si può passare da una partita all’altra dalla polvere all’altare.
“Con loro una domenica sei al top e la giornata successiva incappi nella partita no. Sai che puoi vivere di alti e bassi. Siamo in linea nel portare avanti il nostro programma triennale”.
In cosa consiste?
“In tre anni provare magari a compiere il salto di categoria”.
Quindi dopo la salvezza sono arrivati quasi i playoff. Allora è l’anno buono?
“No è quello zero. Noi è semplice ripartire dopo un anno di inattività. Tanti ragazzi hanno smesso, tanti fisicamente sono stati completamente fermi. Il merito va al nostro direttore sportivo Sergio Petri che è riuscito ha svolto un buon lavoro in sede di campagna acquisti”.
Le amichevoli che avete disputato cosa hanno detto?
“Abbiamo battuto il Collesalvetti per tre a zero, perso per uno a zero con il Cappiano e pareggiato uno a uno con il San Miniato”
Quindi avete battuto una squadra di categoria e avete fatto una buona figura con due squadre di categoria superiore
“Siamo fiduciosi. Ci sono ragazzi che devono smaltire infortuni iniziali direi che siamo pronti”
Lei predilige lavorare con i giovani. Le piace farli crescere, le spiace la sfida o si reputa un educatore?
“Ho lavorato all’Accademy Juventus e posso dirvi che ho imparato molto. È più facile parlare con i ragazzi, bisogna crederci, sono un valore aggiunto”.
Abolirebbe i vecchi?
“No. È con loro che compi il salto. Se una partita diventa una borgia, il giovane ha più difficoltà. Noi abbiamo sempre fatto grandi prestazioni quando abbiamo trovato squadre propense a giocare. Da noi il Malmantile venne battuto, quando trovi le partite aperte emerge anche la nostra qualità. Le maggiori difficoltà e nostri risultati lo dimostrano le abbiamo riscontrate con le squadre chiuse. Qui dobbiamo migliorare. Poi un giorno i giovani diventano grandi”.
La sua filosofia di gioco?
“Andare a viso aperto a giocarcela con tutte le squadre. Poi sarà la classifica a determinare i nostri obbiettivi. Se incontreremo delle difficoltà proveremo a contenere. La nostra difesa in passato ha sempre preso pochi gol”.
Il suo modulo
“3-5-2 che nella stessa partita si trasforma in un 4-3-3. Durante la stessa gara modifico il sistema e devo dirvi che i risultati li abbiamo spesso ottenuti. Due punte che in non possesso, diventano i quinti di centrocampo. Guardate che i giovani si adattano al lavoro che stiamo svolgendo”
Ora il sipario si alza con il debutto in campionato e il derby di Coppa con il Castelfranco. Stavolta chi attraversa la strada per la partita a chilometri zero?
“In campionato giochiamo all’Osvaldo Martini. È un impianto che ci porta bene. Ci abbiamo giocato quattro gare, due di campionato e due di coppa e le abbiamo sempre vinte. Il derby lo giochiamo al nostro sussidiario perché allo Stadio si sta svolgendo un torneo tra squadre di amatori. Noi siamo una squadra portata al gioco a terra. È la nostra tana, lì in pochi sono riusciti a portare via i punti. È un campo corto. Dobbiamo abituarci a giocare allo Stadio, vediamo di che pasta siamo fatti su questo campo”
Che torneo si aspetta?
“È un campionato dove può succedere di tutto. Se uno parte bene può davvero dire la sua”.
I cugini sono una pretendente al salto di categoria
“Per la storia e per la squadra che hanno. Loro e la Pecciolese sono le favorite. Poi ci sono squadre come La Cella, la Nuova Polisportiva Popolare Cep squadre da tenere in considerazione. Il Treggiana fa sempre la sua figura. In più ci saranno molte incognite”
Scelga, preferisce vincere con il Pisa Ovest o eliminare il Castelfranco?
“Io voglio vincere sempre poi mi adatto ogni minuto della gara. Come affrontare il Castelfranco ho un idea ma ha questa gara inizio a pensarci da lunedì. I tre punti sono sempre tre punti. Se devo scegliere scelgo tutte e due”.
Davide contro Golia
“Hanno un altro spessore economico rispetto a noi. I miei ragazzi devono mettersi in gioco. Sul singolo lavori sulla testa perché la categoria riesca a ingoiarla”
La rosa
Portieri: Condelli, Giardi
Difensori: Paci, Melani, Noccioli, Mancini, Uhi, Nico Caponi, Barsotti
Centrocampisti: Husi, Farid, Fossi classe 2000 dal Castelfranco, Mannucci, Guerrucci, Djla classe 2001 dalla juniores, Nencioni, Pagni, Zichella, Menga classe 2003 dalla juniores
Attaccanti: Filippo Caponi, Panchetti classe 2000 dalla Cerretese, Petri, Salvaggio classe 2001 dal San Miniato Basso, Pennacchia dall’ AC San Miniato, Ninci classe 2001 dal Castelfiorentino. Arzilli classe 2002 dalla juniores, Meta classe 2002 dalla juniores
Lo staff
Allenatore: Alessandro Ferraro
Allenatore in seconda: Fabio Becagli
Preparatore di portieri: Luca Russo
Preparatore atletico: Andrea Bruni
La dirigenza
Direttore sportivo: Sergio Petri
Direttore generale: Mario Troiano
Accompagnatori: Barsotti, Giardi e Caponi