Pedala senza sosta per oltre 32 ore, Pietro è campione europeo Wuca




Imbianchino per professione, si è allenato nel tempo libero e ora sogna il campionato mondiale Ultracycling
Di mestiere fa l’imbianchino. Ma da qualche giorno è campione europeo WUCA 2024. Piotr Mos (Pietro per gli amici), cinquantenne di origini polacche trapiantato a Fucecchio da circa trenta anni, è la dimostrazione di come servano cuore e tenacia per riuscire nella vita ma è anche la dimostrazione che niente arriva per caso e che i sacrifici sono necessari.
Ciclista per passione, domenica 5 maggio a Silvi (Teramo) è arrivato primo nella Ultracycling RAI775 – Race Across Italy, il primo evento italiano di ultracycling (lunghe distanze), praticamente una doppia Tirreno – Adriatico che attraversa 4 regioni, taglia per due volte l’Appennino toccando i due mari e dopo 775 chilometri e oltre 11mila metri di dislivello fa ritorno a Silvi. L’avventura di Piotr infatti, è iniziata venerdì 3 maggio alle 21,33 a Silvi, un piccolo comune dell’Abruzzo da cui è partita la Ultracycling RAI775 – Race Across Italy, una gara ciclistica in solitaria senza alcuna assistenza tecnica al seguito, che Piotr ha completato domenica 5 maggio in 32 ore e 33’ arrivando primo di categoria.
In verità l’avventura di Pietro è iniziata il 6 gennaio scorso quando nei ritagli di tempo liberi dal lavoro, ha iniziato ad allenarsi facendo uscite in bici anche di oltre 300 chilometri, percorsi di giorno e di notte con qualsiasi condizione climatica ed abituandosi anche con una dieta specifica, allo sforzo che avrebbe dovuto superare per completare la RAI775. Con l’obiettivo di pedalare ininterrottamente per quasi 33 ore. Quindi dopo tanti sacrifici, è arrivato risultato sperato ma mai immaginato nemmeno per uno come Pietro che detiene 10 trofei Everestyng Italy (superare un dislivello di 10mila metri pedalando ininterrottamente).
“Non credevo – ha detto a fine gara – di poter arrivare a tanto e non credevo di riuscire a sfinirmi in questo modo, eppure è andato tutto alla perfezione. Ringrazio chi mi ha sostenuto in questi mesi di duro allenamento e moralmente durante la gara, prima fra tutti la mia famiglia, poi i miei compagni di allenamento, la società New Bike Team di Staffoli con cui sono tesserato e tutti quelli che mi sono stati vicini in questa incredibile impresa”.
Per Pietro però rimarrebbe un sogno da far avverare: il campionato mondiale Ultracycling quest’anno si svolge proprio nella sua Polonia (Race Around Poland di 3600 chilometri) e dove è già stato invitato.