Italia ko, Spalletti “silurato”: dopo la sconfitta con la Norvegia
Italia ko e Spalletti silurato: dopo il crollo con la Norvegia, la fine dell’era Azzurra del Mago di Certaldo. L’esonero dopo il tracollo per 3-0.
E’ lo stesso Spalletti a ufficializzare l’addio: “Non avrei mollato, ma esonero è”
La disfatta per 3-0 contro la Norvegia, nella prima gara di qualificazione ai Mondiali del 2026 — in programma tra Stati Uniti, Canada e Messico — ha avuto conseguenze immediate e clamorose: Luciano Spalletti non è più il commissario tecnico della Nazionale italiana.
Contro Haaland e compagni, l’Italia è apparsa smarrita, fragile e senza idee. Una sconfitta netta, che complica in modo drammatico il cammino verso il Mondiale e che riapre lo spettro degli spareggi, proprio come nel tormentato percorso di qualificazione alle ultime edizioni. Il futuro azzurro, già nebuloso, è diventato incandescente nelle ore successive alla debacle.
Il presidente federale Gabriele Gravina ha glissato sulla conferma del tecnico: nessuna smentita, nessun appoggio pubblico. Un silenzio assordante che ha alimentato indiscrezioni e malumori.
A fare chiarezza è stato lo stesso Spalletti, nella conferenza stampa seguita alla gara: “Ieri sera siamo stati insieme un bel po’ con il presidente Gravina. Mi ha comunicato che sarò sollevato dall’incarico. Io non avrei mollato, ma esonero è”, ha dichiarato con amarezza, ma senza polemiche.
L’ultimo atto della sua breve avventura in azzurro sarà la sfida cruciale contro la Moldavia. Dopo quella gara, decisiva per tenere accese le residue speranze di qualificazione diretta, Spalletti firmerà la separazione consensuale dalla Nazionale.
Un epilogo amaro per l’artefice del terzo scudetto del Napoli, chiamato meno di un anno fa a rifondare una squadra in cerca di identità, ma il tempo e i risultati non sono stati dalla sua parte.