Sotto osservazione ora c’è anche l’allenatore Stefano Pioli,
Dopo settimane di tensione e risultati deludenti, è arrivata la svolta: Daniele Pradè non è più il direttore sportivo della Fiorentina. La società viola, attraverso una nota ufficiale diffusa a metà giornata, ha annunciato la risoluzione consensuale del rapporto con il dirigente, ringraziandolo per il lavoro svolto e augurandogli il meglio per il futuro.
L’addio del diesse arriva nel momento più delicato della stagione: la squadra è penultima in classifica, con soli 4 punti e nessuna vittoria dopo 9 giornate di Serie A. Un bilancio che ha esasperato la tifoseria e reso inevitabile il cambio ai vertici dell’area tecnica.
Nel comunicato, il presidente Rocco Commisso, insieme alla moglie Catherine e al direttore generale Alessandro Ferrari, ha espresso “stima e affetto” nei confronti di Pradè, figura storica della dirigenza viola, protagonista di diverse fasi del progetto sportivo della Fiorentina.
Ma il clima in città resta teso. Da questa mattina, a Firenze, sono comparsi numerosi striscioni di protesta firmati dalla Curva Fiesole, che punta il dito contro la gestione della società e chiede una svolta immediata.
Sotto osservazione ora c’è anche l’allenatore Stefano Pioli, che domani, domenica 2 novembre contro il Lecce si gioca una partita cruciale per il suo futuro. Una sconfitta potrebbe segnare un nuovo terremoto in casa viola, già scossa dall’addio del suo direttore sportivo.


