Sanità, a Montopoli e Castelfranco solo il 7 %, 4 milioni a San Miniato

Non è solo una scelta di bandiera quella dei sindaci, che dovranno decidere in quale area vasta andare a collocare, alla luce della riforma sanitaria regionale, i comuni del Valdarno inferiore, per quanto al momento sia stato assegnato alla macro area toscana centro.

Al di là delle notizie di pacificazione seguite all’incontro tra i sindaci e l’assessore regionale Saccardi, pende sulla scelta di ogni singola comunità una questione, ovvero gli investimenti che l’attuale Asl 11 ha previsto per il comprensorio nei prossimi anni e che saranno confermati se non interverranno nuovi fattori dalla nascente area vasta centro. Un piano di investimenti fortemente sbilanciato su San Miniato e Santa Croce sull’Arno dove è prevista la realizzazione di strutture sanitarie in grado di erogare servizi socio-sanitari attraverso strutture locali sul territorio e alimentare un micro indotto economico. Secondo i dati forniti dalla Asl a fronte di un investimenti di poco inferiore agli 8 milioni di euro, tra il 2017 e il 2018 a San Miniato sono previsti investimenti pari a circa 4milioni e 100mila euro, a Santa Croce interventi per 3 milioni e 200 mila euro. Diversa la questione per Castelfranco di Sotto, dove la Asl 11 ha previsto di prendere poco meno di 500mila euro e a Montopoli dove l’investimento è di appena 24 mila euro, tutti i dati sono stati forniti dal Asl 11. Una sproporzione rilevante che significa che delle risorse disponibili, oltre 7 milioni e 800mila, a Montopoli andrà appena lo 0,3 per cento della risorse disponibili per il Comprensorio, mentre a San Miniato andranno il 51, 4 per cento degli investimenti. A Castelfranco non va troppo meglio rispetto a Montopoli, potrà contare su appena il 6,4 per cento della torta. A Santa Croce invece gli investimenti socio-sanitari varranno circa il 40 per cento del totale. Una sproporzione quella tra San Miniato e Montopoli che lascia poco spazio alle repliche.
Soldi che quindi dovrebbe trasformarsi in investimenti. A Montopoli, l’unico previsto ad oggi è una ritinteggiatura o comunque una piccola ristrutturazione della struttura esistente, secondo quanto riferito dai tecnici della Asl 11 durante il consiglio comunale tenuto a Castelfranco di Sotto sul tema sanità. Per Castelfranco di Sotto invece sono previsti dalla Asl 11 circa 500mila euro che serviranno a realizzare una casa della salute di primo livello nell’attuale sede distrettuale con inizio dei lavori previsti nel 2017. Ben altri investimenti sono stati programmati per San Miniato, dove la Asl 11 ha intenzione di realizzare una casa della salute e centro specialistico di secondo livello, ovvero dove è possibile avere prestazioni da parte di medici specialistici a Ponte a Egola a servizi di tutto il Valdarno Inferiore e un centro odontoiatrico della Asl a valenza aziendale. Inoltre, sempre a San Miniato Basso è previsto anche una casa della salute attraverso i locali presi in affitto alla Misericordia di San Miniato dove ora sono presenti gli ambulatori. A Santa Croce dove sono stati stanziati poco meno di 3milioni di 200mila euro è prevista la realizzazione della sede di Arpat, l’agenzia regionale per l’ambiente e il territorio del Valdarno Inferiore e una nuova casa della salute. Numeri che evidenziano criticità nella ripartizione dei fondi, sui quali tra le righe nell’ultimo documento dei sindaci, si è capito che potrebbero forse andare incontro a una ridistribuzione per evitare la spaccatura sui temi sanitari tra i comuni del Comprensorio. Una strada, questa, forse percorribile anche dalla Regione per evitare la fuga nell’area costiera di Montopoli e Castelfranco.

 

Gabriele Mori

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