Alunno, insegnante e anche sindaco: ecco perché Frosini consiglia il Liceo

Sabato 25 gennaio, La Festa del Marconi è un'occasione per visitare la scuola

Sabato 25 gennaio al liceo Marconi di San Miniato ci sarà un open day. Che, però, è molto di più di una giornata a porte aperte: alle 15,30 ci sarà La Festa del Marconi, occasione per genitori e alunni di approfondire le conoscenze, chiarire eventuali dubbi e scegliere più consapevolmente.

A dare una mano a ragazzi e genitori nella scelta, si offre Angelo Frosini, in pensione da insegnante del Marconi dal 2018 e sindaco di San Miniato tra il 1999 e il 2009. “In questi giorni – spiega – le famiglie dei ragazzi di terza media stanno scegliendo l’indirizzo di scuola secondaria superiore per il prossimo anno scolastico. Io conosco bene il Liceo Marconi di San Miniato.

L’ho frequentato da alunno: dal 1969 fino al 1974. Vi ho insegnato Matematica, Fisica e Informatica (negli ultimi anni solo Matematica) a partire dal 1988 fino al 2018. E anche nei dieci anni in cui sono stato sindaco ho avuto sempre ben presenti i valori e la qualità che questa scuola, a servizio di un intero territorio, è riuscita a esprimere. Il Marconi ha formato, nel corso della sua storia (ben oltre mezzo secolo) intere generazioni: ragazzi che hanno affrontato bene percorsi universitari anche molto impegnativi, che si sono affermati come ingegneri, architetti, ricercatori, docenti, imprenditori. E anche quando si sono fermati al diploma liceale, sono diventati bravi lavoratori e cittadini impegnati.

Insomma, il Marconi ha garantito a tutti una solida formazione di base, ha consentito a chiunque, anche a chi – e soprattutto a chi – proveniva da famiglie umili, di crescere culturalmente e diventare cittadini consapevoli. La qualità dell’insegnamento è stata ed è garantita da una classe di docenti che si è identificata nel Marconi, aggiornandosi e adeguando l’insegnamento ai nuovi indirizzi e alle nuove metodologie didattiche. Grazie al loro impegno, insieme alla spinta che hanno saputo dare i vari dirigenti scolastici degli ultimi anni, si sono introdotti nuovi indirizzi. Oggi i ragazzi che si iscriveranno potranno scegliere, oltre al tradizionale Liceo Scientifico, il corso di Scienze applicate o quello di Scienze umane o optare per il Liceo linguistico. In più, a partire dal prossimo anno scolastico, saranno rafforzate alcune discipline nelle prime classi, a seconda dell’indirizzo scelto: l’Italiano, la Fisica, le Scienze Umane, le Lingue straniere.

Ci sono delle peculiarità, proprie del Marconi, che i genitori, i quali si apprestano a iscrivere i propri figli alle superiori, è bene che tengano presenti. Si è prestata molta attenzione, soprattutto negli ultimi anni, all’accoglienza, all’integrazione e al recupero. I ragazzi che si presentano in prima hanno vissuto percorsi scolastici variegati, situazioni familiari diversificate, esperienze sociali complesse. Tutti, proprio tutti, vengono accolti senza discriminazioni. E alle prime difficoltà non vengono abbandonati, ma vengono attivati corsi di recupero, attività di potenziamento, luoghi di ascolto. Nessuno viene lasciato indietro. A tutti viene chiesto impegno e partecipazione attiva.

Insomma, mi viene da dire, che al Marconi ci si batte concretamente per superare ogni forma di disuguaglianza, in attuazione dei principi della nostra Costituzione. Così facendo non c’è, però, il rischio di un ‘appiattimento’, anzi. Si cerca infatti, al contempo, di valorizzare le ‘eccellenze’, in modo che ognuno possa esprimere al meglio tutte le sue potenzialità. I dati statistici di Eduscopio, che studia i risultati conseguiti dagli alunni negli studi universitari, collocano il Marconi ai primi posti fra tutte le scuole della Toscana. E anche i successi dei nostri ragazzi nelle varie Olimpiadi o gare di Matematica, Fisica, Chimica, Latino e Sport, ne sono una prova. Ho vissuto con preoccupazione, prima da sindaco e poi da docente di questa scuola, le vicissitudini del nostro Liceo. I due trasferimenti, dovuti a problemi di sicurezza, prima dal centro storico a San Donato, poi da San Donato a La Scala, hanno creato difficoltà e incertezze.

Ci si è rimboccati le maniche, si è reagito positivamente a quelle difficoltà. A La Scala si sono ammodernati i laboratori, si è riorganizzata la biblioteca, ogni aula è stata dotata di nuovi strumenti didattici. E non è un caso se, negli ultimi tre anni, si è avuto un incremento notevole del numero degli iscritti che rafforza il Marconi come istituzione scolastica di riferimento per un vasto territorio. Con le varie attività di orientamento, a cui vengo invitato e a cui partecipo volentieri – anche se in pensione da un anno – si cerca di informare e spiegare cosa può offrire veramente il Marconi”.

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