Estate asciutta a Castelfranco di Sotto, piscina ferma

"Con l’inizio dell’emergenza si è fermato tutto, come ogni altro progetto o investimento”

C’è anche la piscina comunale di Castelfranco di Sotto tra le “vittime” dell’emergenza coronavirus. Chiusa ormai dal mese di settembre, in attesa di un nuovo bando di gestione che avrebbe dovuto consentire l’ammodernamento della struttura e un nuovo assetto per i mesi invernali (qui), la piscina è destinata a restare all’asciutto anche nella prossima estate, dopo che la pandemia ha bloccato di colpo l’iter per il suo rilancio.

Un obiettivo lanciato dal sindaco Gabriele Toti fin dalla campagna elettorale per la sua rielezione. Obiettivo inaugurato a settembre alla scadenza dalla gestione curata dalla Uisp zona Cuoio, quando i cancelli della piscina si erano chiusi per lasciare spazio ad una valutazione sui lavori da fare e sui modi per finanziarli, in primo luogo con l’obiettivo di rendere la piscina più fruibile anche nei mesi invernali.

Allora il sindaco Toti aveva ipotizzato una riapertura per gennaio, ma la sfida era parsa subito troppo ambiziosa per chiudere la partita in pochi mesi. Lo scorso dicembre, infatti, l’amministrazione aveva fatto sapere di avere in preparazione un nuovo bando di gestione, alla ricerca di un soggetto disposto a gestire la piscina e ad investire per ammodernarla dal punto di vista termico ed energetico, in primo luogo superando l’attuale “pallone” invernale tenuto in piedi da un getto continuo d’aria calda. Il bando, annunciato inizialmente per gennaio e rinviato a febbraio, alla fine non è mai neppure uscito.

“Avevamo la bozza pronta e l’atto di indirizzo con l’elenco dei lavori da fare – racconta il vicesindaco con delega allo sport Federico Grossi – ma ci eravamo presi ancora un po’ di tempo per provare ad inserire il tema a livello di area vasta: volevamo verificare se potevamo condividere alcuni servizi con la piscina intercomunale di Fucecchio e Santa Croce, anziché continuare ad avere due piscine pubbliche che si fanno concorrenza a due passi l’una dall’altra. Nell’ultima settimana di febbraio, poi, con l’inizio dell’emergenza si è fermato tutto, come del resto ogni altro progetto o investimento dell’amministrazione”.

In un periodo del genere, oltretutto, nessun privato si farebbe mai avanti per assumere impegni a lungo termine. “Ad oggi non ci sono assolutamente le condizioni per pensare di riaprire in estate, anche augurandoci un’uscita rapida dall’emergenza. La piscina è ormai l’ultima delle nostre preoccupazioni. Ne riparleremo quando tutto sarà finito”.

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