“Quella z**** della vicesindaca”, denunciato a Santa Maria a Monte

"Purtroppo il web troppo spesso diventa un luogo ostile alle donne"

Dà della z**** alla vicesindaca sui social e si becca una denuncia. E’ successo a Santa Maria a Monte, dopo che un uomo residente nel comune ha apostrofato a male parole Manuela Del Grande, vicesindaca e assessora al sociale e alla scuola, su “Sei di Santa Maria a Monte se…”, uno dei gruppi più numerosi dedicati al comune.

Un caso, purtroppo, non isolato nel mondo dei social, sempre più al centro del dibattito per quell’eccesso di libertà che molti usano per colpire con parole che feriscono e, in casi come quello di Santa Maria a Monte, trascendono la politica ma soprattutto i confini della legalità. “Tutto è cominciato con un post sibillino, fatto da un uomo residente nel comune – dice Del Grande – in cui si diceva: ‘Manuela Del Grande deve dire la verità…’. Un post che già di per sé ha qualcosa da insinuare, un dubbio da instillare, magari sulla mia attività da amministratore”.

Di fronte alle richieste di chiarimento di altri utenti, l’uomo si è fatto più offensivo e scurrile. “Chiedeva se ‘quella z***a della Del Grande’ avesse da dire qualcosa – continua la vicesindaca –. E’ ovvio che di fronte a tutto questo non ho potuto che denunciare. Il problema, oltre alle mie idee politiche, deve essere evidentemente che sono una donna”. I post e il commento, rimasti on line per alcune ore, sono stati subito rimossi. Nel frattempo però molti avevano fotografato tutto l’oggetto dell’aggressione, che adesso finirà fra le carte della denuncia, già effettuata.

“Si tratta di un uomo che conosco: circa un anno fa gli avevo tolto l’amicizia perché per i suoi commenti ostili verso l’amministrazione – spiega la vittima –. Fino ad ora era stato sgradevole, ma adesso ha decisamente passato il segno”.

Una vicenda che non può non far pensare alle minacce che Del Grande ha ricevuto anche in passato. “Anni fa mi minacciarono di morte con messaggi e lettere. Mentre la tomba di mia madre, a Castelfranco, venne fatta a pezzi a martellate – racconta –. Non so che pensare di queste offese. Anche se ho il sentore che dietro questa persona ci sia qualcuno che, forse, ha in odio il mio operato come amministratrice”.

Attestati di solidarietà alla vicesindaca stanno arrivando da tutto il mondo politico. Il primo dalla prima cittadina Ilaria Parrella. “Il fatto che internet e i social media rappresentino l’accesso democratico alle informazioni e alla loro condivisione da parte di chiunque non significa avere libera facoltà di insulto o di accusa – ha scritto Parrella –. Purtroppo il web troppo spesso diventa un luogo ostile alle donne, in cui minacce, attacchi sessisti e misogini sono all’ordine del giorno. È inaccettabile subire attacchi personali e lo è ancora di più se quel che viene messo in discussione esula dalle azioni o dalle scelte politiche di chi ogni giorno si spende per amministrare il proprio paese”.

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