Pavimentazione in pietra serena e un ascensore nel progetto per piazza del Duomo

Che ha 3 proprietari. "Queste divisioni hanno impedito nel tempo di arrivare a un rifacimento, anche se l’uso pubblico c’è sempre stato"

“Il progetto è frutto di una sinergia di forze e di competenze. Rifare la piazza è interesse della cittadinanza e della Diocesi ed è il simbolo di un’attenzione a quel bene pubblico che è il turismo. Se questo rimarrà come traccia del mio episcopato ne sono ben lieto”. Le parole dell’ormai ex vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca segnano una distanza definitiva rispetto al passato, quello delle diatribe infinite sulla proprietà di piazza Duomo tra curia e amministrazione comunale.

Il cuore storico della città, nucleo di origine della San Miniato medievale, sarà finalmente riqualificato, con una pavimentazione in pietra serena destinata a prendere il posto della ghiaia e magari – è l’obiettivo del sindaco Simone Giglioli – anche con un nuovo ascensore che permetterà di raggiungerla da corso Garibaldi. È questo l’obiettivo dei cinque attori coinvolti nel progetto: Comune di San Miniato, Diocesi, Regione, Crédit Agricole e Fondazione cassa di risparmio di San Miniato, riuniti questa mattina (9 dicembre) nella sede della Regione a Firenze per annunciare il via alla progettazione dell’opera.

“È l’occasione – ha detto il presidente regionale Eugenio Giani – per celebrare i 400 anni della diocesi e il contemporaneo conferimento a San Miniato del titolo di ‘città’ voluto dal governo granducale il 4 dicembre del 1622. Oggi iniziamo l’iter attraverso l’accordo tra le nostre cinque realtà che porterà alla pavimentazione in pietra serena della piazza. Insieme ci faremo carico dei fondi necessari. Quella piazza è sempre stata lasciata in ghiaia, invece serve una pavimentazione che ne garantisca una senso di rispetto e di importanza. Abbiamo già una progettazione che dobbiamo portare a livello esecutivo”.

Il perché non si sia riusciti a farlo prima lo spiega il sindaco Simone Giglioli. “Piazza del Duomo non ha bisogno di interventi che la stravolgono, ma solo di ridefinire gli spazi che ci sono. La piazza è divisa in tre proprietà: il Comune, il capitolo della Cattedrale e la diocesi. Queste divisioni hanno impedito nel tempo di arrivare a un rifacimento, anche se l’uso pubblico c’è sempre stato. Attraverso un protocollo di intesa sottoscritto prima dall’ex sindaco Vittorio Gabbanini e poi rinnovato nel 2021, abbiamo gettato le basi di questo intervento. Magari potrà essere un progetto in più lotti: prima la pavimentazione e poi l’accessibilità. Penso soprattutto a un ascensore che permetta di salire alla piazza andando così a ridurre l’afflusso delle auto”.

“Per noi piazza Duomo è il cuore vivo del nostro territorio” ha aggiunto il presidente della Fondazione Carismi Antonio Guicciardini Salini, ringraziando il sindaco e il vescovo per aver trovato finalmente quell’accordo che non si era mai raggiunto. “Per noi questo intervento è la ciliegina sulla torta che mancava, perché nel comprensorio credo non ci sia un monumento e una piazza dove la fondazione non sia intervenuta”. Un impegno per il territorio confermato anche dal direttore di Crédit Agricole Massimo Cerbai: “È un onore e un privilegio poter condividere insieme tutto quello che di tangibile abbiamo fatto per il territorio”.

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