Montopoli, sopralluogo all’edificio confiscato alla mafia: “Cantiere chiuso a novembre” foto

Sarà destinato a casa rifugio e centro antiviolenza

Sopralluogo dei membri della giunta, tecnici e del responsabile dell’associazione Libera all’immobile confiscato alla mafia. Montopoli ha ricordato così l’uccisione di Peppino Impastato, attivista siciliano ucciso dalla criminalità organizzata a Cinisi il paese in provincia di Palermo nel quale aveva fondato Radio Aut, emittente libera in cui denunciava le attività di Cosa Nostra.

La chiusura del cantiere è prevista intorno al mese di novembre, prima della fine dei lavori sarà pubblicato il bando per l’assegnazione dell’appartamento che sarà destinato a casa rifugio, centro antiviolenza.

“Quello della lotta alle mafie – commentano il sindaco Giovanni Capecchi e Linda Vanni – è un tema che ci riguarda tutti, amministratori e cittadini, e da vicino. Oggi, in questa giornata importante, vogliamo sottolineare con i fatti l’attenzione posta sul territorio. Stiamo procedendo ai lavori sul bene confiscato che si trova nel nostro comune. Interventi possibili grazie al sostanzioso contributo ricevuto dalla Regione Toscana”.

“Siamo contenti di poter restituire a breve questo immobile alla comunità destinato a casa rifugio, centro antiviolenza – continuano -. Grazie al lavoro che sta svolgendo il nostro ufficio lavori pubblici con la sua responsabile l’architetta Ilaria Bellini e il progettista l’architetto Alessandro Bellini insieme all’architetto Giampiero Testai della ristrutturazione dell’edificio. Grazie anche alla ditta Fratelli Alderighi Srl di San Miniato alla quale sono stati appaltati i lavori”.

Il contributo regionale ammonta a 183 mila euro, per completare la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria dell’appartamento. Nello specifico le opere comprendono: la sistemazioni degli attuali locali al piano terra, con la creazione di un locale sala accoglienza, un ufficio e un bagno per i portatori di handicap, una modifica nella suddivisione degli spazi al primo piano per migliorare la distribuzione delle camere e dei bagni presenti, oltre alla realizzazione di una rampa per rendere i locali accessibili. E poi ancora, l’adeguamento degli impianti elettrici idrosanitari e termici, la riqualificazione delle facciate e la risistemazione del giardino.

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