Economia circolare, Alia rinuncia all’impianto a Empoli: non c’è nel Piano rifiuti

Passato con le opposizioni contrarie. Pieroni: "Non ho mancato di rilevare le criticità sulle quali si dovrà lavorare prima dell’approvazione finale"

Il consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza l’adozione del Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati – Piano regionale dell’economia circolare. Al termine del lungo confronto in Aula, il Piano passa con i voti della maggioranza (22 a favore da Partito democratico e Italia viva) e i voti contrari delle minoranze (13 da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Movimento 5 stelle).

Respinti tre ordini del giorno del Movimento 5 stelle, otto di Fratelli d’Italia e due della Lega: nel corso del confronto in Aula, è emersa la disponibilità della maggioranza ad affrontare in commissione i temi presentati negli ordini del giorno. Di qui la decisione della Lega di ritirare altri dieci ordini del giorno, così come ritirato uno di Fratelli d’Italia, per ripresentarli sotto forma di atti d’indirizzo in commissione. La presidente della commissione Ambiente Lucia De Robertis (Pd) ha espresso in Aula la disponibilità della maggioranza ad affrontare nella stessa sede, sganciati dall’adozione del Piano, anche i temi degli ordini del giorno respinti nel corso della seduta di ieri.

Il Piano regionale dei rifiuti inizialmente prevedeva anche Empoli come uno dei territori destinati ad accogliere uno degli impianti presentati da Alia, molto vicino al confine con il comune di San Miniato. Con l’adozione, il Consiglio regionale di fatto va ad archiviare la realizzazione dell’impianto previsto nel nel territorio cittadino, in quanto il nuovo piano prende atto della formale rinuncia da parte di Alia a realizzare il progetto, come emerso durante i lavori della Commissione Ambiente della Regione Toscana, mediante una comunicazione ufficiale pervenuta dalla stessa azienda il 18 settembre scorso.

“Il piano presentato al Consiglio regionale – sottolinea con soddisfazione la sindaca di Empoli Brenda Barnini – è l’inizio del percorso istituzionale rappresentato dal passaggio di adozione. Alia aveva già comunicato la sua indisponibilità ad andare avanti nella progettazione e nella realizzazione dell’ipotetico impianto di Empoli. Questa indisponibilità di Alia viene recepita in uno degli allegati al piano. Adesso da qui all’approvazione dovremo tutti monitorare che questo sia l’esito finale. La posizione espressa dal nostro territorio a seguito del percorso fatto di discussione e confronto con i cittadini inizia oggi a essere riportata anche negli atti ufficiali e quindi monitoreremo affinché questo sia l’esito finale”.

“Possiamo considerare ‘archiviata’ la vicenda della realizzazione di un impianto nel Comune di Empoli – è la posizione di Enrico Sostegni, consigliere regionale Pd -. Il nuovo Piano, infatti, tra le altre cose, prende atto della formale rinuncia da parte di Alia a realizzare il progetto, così come emerso durante i lavori della Commissione Ambiente mediante comunicazione ufficiale pervenuta dalla stessa azienda il 18 settembre scorso. Non posso che ritenermi soddisfatto di questo esito, anche perché risponde esattamente alle volontà espresse dal territorio, dai suoi amministratori come dai cittadini. Il Piano regionale, come ha detto la presidente della IV Commissione De Robertis presentandolo in aula, punta a costruire un sistema di economia circolare basato su scelte sostenibili a livello ambientale, sociale, territoriale ed economico. E queste scelte sono più forti se vengono fatte in accordo e collaborazione con i territori”.

Per Andrea Pieroni, consigliere regionale Pd, “Sicuramente il Piano regionale dei rifiuti sarà uno degli atti più rilevanti di questa legislatura, per cui merita la massima attenzione e tutti i necessari approfondimenti. Nella discussione che ieri ha impegnato il consiglio regionale per molte ore, non ho mancato di rilevare le criticità che ancora permangono e sulle quali si dovrà lavorare prima dell’approvazione finale. Tra queste, lo squilibrio territoriale nella collocazione degli impianti di trattamento e smaltimento; la concentrazione di questi nella costa toscana e, particolarmente, nel territorio pisano, accentuata dalle nuove previsioni impiantistiche; l’autosufficienza di ambito ancora lontana dell’Ato della Toscana centrale; la questione delle discariche che l’Europa indica come residuali, nel mentre è avviato l’iter per un ‘corposo’ ampliamento di quella di Legoli; la rigorosa verifica sulle tecnologie impiantistiche proposte che altrove sono ancora in una fase sperimentale; le compensazioni ambientali per i territori che subiscono il peso di discariche ubicate ai loro confini.

Nel corso del dibattito, sia il presidente Giani che l’assessore Monni hanno riconosciuto la sussistenza di queste criticità impegnandosi chiaramente e pubblicamente a lavorare per sanare lo squilibrio territoriale che c’è ed è oggettivo. Su questa base e su questi impegni, in virtù anche del rapporto di fiducia che lega consiglio e presidente, ho espresso il mio assenso all’adozione del piano, sia con intervento in consiglio che con la dichiarazione di voto favorevole resa in aula ad alta voce, chiedendo al presidente dell’assemblea di registrare il mio voto. Onde evitare letture improprie, preciso che il mancato voto elettronico è stato causato da una circostanza che mi ha portato ad allontanarmi per alcuni minuti dal mio banco in aula”.

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