Tragico incidente, nel quale ha perso la vita il conducente di un mezzo, operaio di una delle ditte che sta eseguendo i lavori per la realizzazione del nuovo collettore fognario. Per cause e con dinamica ancora da accertare, l’uomo che stava manovrando un mezzo meccanico è finito in un corso d’acqua ed è morto.
Sul posto, a Stabbia di Cerreto Guidi, sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Empoli, ma l’uomo, 51 anni, era già stato estratto dall’acqua e il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
Per lui era stato allertato anche l’elisoccorso Pegaso che, però, non lo ha preso in carico. L’operaio, a quanto si apprende, stava lavorando in un cantiere per la realizzazione di un collettore fognario nei pressi del depuratore quando lo schiacciasassi che stava guidando si è ribaltato ed è finito in un fossato. Sul posto anche gli ispettori della Ausl Toscana Centro che procedono, personale dei carabinieri e del nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Firenze.
La società Acque Spa, gli amministratori e i dipendenti si dicono profondamente sconvolti dalla notizia. Un gruppo di tecnici e dirigenti del gestore idrico si è immediatamente recato sul posto per accertarsi di quanto accaduto. Al momento le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento. “Il primo e unico pensiero – scrive Acque Spa – è rivolto alla famiglia del lavoratore scomparso e ai suoi colleghi, ai quali va il cordoglio profondo e l’umana solidarietà per il dolore indicibile che li ha colpiti”.
E’ l’ennesimo infortunio sul lavoro in Toscana. Per il presidente Eugenio Giani: “è necessario uno sforzo straordinario da parte di tutti, a partire dalla Regione, per fermare il tragico stillicidio di vite spezzate e infortuni sul lavoro. Oggi un altro decesso, che segue quello avvenuto a distanza di pochissimi giorni in Lunigiana. È una drammatica catena di dolore di fronte alla quale il nostro impegno non deve arretrare”.
“La ripresa deve essere solida e duratura – aggiunge Giani – ma non a costo di pagare un prezzo altissimo in vite umane. Ne va della dignità del lavoro e della civiltà della nostra società. Ce lo hanno ricordato i lavoratori dell’edilizia sabato scorso quando sono scesi in piazza per denunciare l’impennata di infortuni nei cantieri”.
“Sulla sicurezza – conclude il presidente – investiamo molte risorse, sosteniamo numerosi progetti e siamo una delle regioni che realizza più ispezioni sui luoghi di lavoro. Ma siamo consapevoli che in questo ambito il rischio di non fare mai abbastanza è sempre alto. Torno a sottolineare che potremo combattere efficacemente il drammatico fenomeno delle morti sul lavoro solo se sapremo affrontare la questione insieme, istituzioni, imprese, lavoratori”.