In tema di discariche e rifiuti la maggior parte dei reati perseguiti nel 2023 dai Forestali

Presentato anche il calendario Cites

In data odierna, a Villa la Favorita, sede del comando regionale dei Forestali della Toscana, il generale di brigata Marina Marinelli ha illustrato gli esiti dell’attività operativa svolta nel corso del 2023, che ha visto un rinnovato impegno nell’azione di prevenzione e di contrasto dei reati ambientali.

Con la forza effettiva di 413 uomini e donne, sono stati pari a 77.679 il numero dei controlli effettuati e pari a 24.217 il numero delle persone controllate, mentre ammontano a 4.874 i veicoli sottoposti a controllo.

Gli illeciti amministrativi accertati, anche in applicazione agli accordi convenzionali con la Regione Toscana, sono stati 4.130, per un ammontare complessivo di 3.516.769 con euro, 136 sequestri amministrativi effettuati.

Per quanto concerne i reati, sono stati 1.087 quelli perseguiti, con 960 persone segnalate all’autorità giudiziaria, con 204 sequestri penali effettuati, 43 perquisizioni delegate e cinque arresti o fermi.

I controlli hanno riguardato la tutela del territorio (1.650) in cui si concentra maggiormente l’attività, seguiti dalla tutela della fauna (743), della flora (397), dalle discariche e rifiuti (648) e dagli incendi boschivi (261).

In tema di reati perseguiti, gli ambiti principali di intervento sono stati le discariche e i rifiuti (315), la tutela del territorio (255), gli incendi boschivi (195), la tutela della fauna (135), la tutela della flora (16) e gli inquinamenti (14). Si è registrato l’incremento dei reati nella filiera dei rifiuti soprattutto per quanto concerne gli abbandoni e la gestione illecita di rifiuti speciali. Analizzando in particolare la statistica degli incendi boschivi, il fenomeno nel 2023 è stato meno significativo sia in termini di numero di incendi che di superficie rispetto al dato medio degli anni precedenti: basti pensare che nel 2023 gli eventi sono stati circa 250 per una superficie complessiva di circa 400 ettari a fronte del 2022 in cui gli incendi sono stati 571 e la superficie percorsa di 3.836 ettari. Obiettivo questo raggiunto anche grazie all’introduzione e piena attuazione di procedure di coordinamento ed integrazione del dispositivo operativo dei CC forestali con i Centri Operativi provinciali. E’ stato possibile quindi contrastare in maniera più efficace un fenomeno che genera allarme sociale e da cui derivano danni considerevoli all’ambiente e al paesaggio, con riflessi sul dissesto idrogeologico.
L’analisi del fenomeno, sia a scala regionale che nazionale, evidenzia: la progressiva diminuzione dell’incidenza degli incendi boschivi dovuti a cause volontarie (incendi dolosi);
il progressivo aumento dell’incidenza degli incendi boschivi dovuti a cause involontarie (incendi colposi); principale motivazione degli incendi boschivi dovuti a cause involontarie è l’abbruciamento dei residui vegetali agricoli e forestali, con un’incidenza pari al 50% nell’ultimo decennio. Motivazione questa che si è ridotta di oltre l’8% grazie alla sempre più incisiva attività di prevenzione e informazione svolta dai Nuclei Carabinieri forestali diffusamente presenti sul territorio.

Nella stessa mattinata il tenente colonello Francesco Franci Montorzi, comandante del Nucleo Cites di Firenze ha presentato l’edizione 2024 del calendario la cui realizzazione è stata curata dal Raggruppamento di Roma. Il calendario 2024 racconta l’Africa, una culla di biodiversità tra le più ricche e affascinanti del pianeta, caratterizzata da una varietà di ambienti ed ecosistemi, molti dei quali unici al mondo, ma anche con contraddizioni e criticità di natura ambientale ed antropica.
Le tavole del calendario mostrano il continente africano nella sua imponenza e vulnerabilità, attraverso dodici specie in via d’estinzione, tipiche delle tre principali macro-aree continentali: la zona arida e desertica, la zona equatoriale delle grandi foreste primarie e la savana della fascia tropicale e subtropicale. Attenzione a parte è stata data al Madagascar, vero “continente nel continente” ed autentico scrigno di biodiversità unico al mondo. Informazioni sulle particolarità delle specie trattate, tutelate dalla Convenzione di Washington, si intrecciano a pillole di curiosità sui relativi caratteri fisici ed etologici e si associano ad un mirato focus sulle principali minacce di sopravvivenza. Ciascun bioma, che ospita le specie protagoniste del Calendario 2024, presenta singolari peculiarità e straordinarie risorse per il nostro Pianeta, sempre più esposte all’azione predatoria umana che impatta in maniera significativa sulla biodiversità e sullo sviluppo sostenibile del continente africano.

In Toscana operano quattro Nuclei Cites con sede rispettivamente a Firenze, Arezzo, Pisa e Livorno, oltre ad un distaccamento all’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze.
Nel corso del 2023 i controlli effettuati ammontano a 199 con 200 persone sottoposte a controllo. Gli illeciti amministrativi accertati sono stati 11 con importi comminati di 62.966,01 euro ed un sequestro amministrativo. I reati perseguiti, sempre nel settore Cites, sono stati 10 con 3 persone segnalate all’Autorità Giudiziaria e 9 sequestri penali effettuati con 53 esemplari vivi complessivamente sottoposti a sequestro. I militari del Cites hanno effettuato controlli anche sui Regolamenti Eutr e Flegt (Regolamenti legno) che disciplinano il Commercio illegale del legname che proviene dall’estero ed in ambito nazionale, garantendone la provenienza legale tramite controlli sulla documentazione di origine. Nel 2023 sono stati effettuati  72 controlli e comminate 31 sanzioni, per un importo complessivo di 36.448,40.euro.  Hanno inoltre effettuato altri controlli  sulla tutela della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, sulla tutela della fauna ittica ed acquacoltura in particolare sulle anguille e sulla tutela degli animali d’affezione, per un totale di 117 controlli, 6 reati perseguiti e 2 soggetti segnalati all’Autorità Giudiziaria, 5 sequestri penali e 5 illeciti amministrativi per un importo di 740 euro .

Oltre all’attività di controllo, i Forestali del Cites svolgono anche un’altra importante attività amministrativa che riguarda l’emissione della certificazione che garantisce la legalità del commercio extra e intracomunitario, di esemplari vivi o parti e prodotti derivati, di specie animali e vegetali, incluse nell’elenco noto come Appendici e che sono considerate a rischio di estinzione. Nel corso del 2023 sono stati 26.459 i certificati emessi in ambito regionale su un totale nazionale di 59.929 certificati, a questi si sommano le notifiche di importazione per un totale di 673 su un totale di 819 emesse in ambito nazionale.

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