Nuovo mezzo per disabili per la Croce Rossa di Castelfranco foto

Taglio del nastro questa mattina (20 febbraio) davanti alla Coop

Per la Croce Rossa di Castelfranco di Sotto era un pezzo che mancava, da aggiungere all’elenco dei servizi che l’associazione svolge da anni. A colmare questo vuoto c’ha pensato la sezione soci Unicoop Firenze del Valdarno Inferiore, offrendo il proprio aiuto per l’acquisto di un nuovo veicolo destinato principalmente al trasporto di persone con disabilità.

Un Fiat Doblò per l’esattezza, inaugurato questa mattina, 20 febbraio, proprio di fronte al punto vendita Coop di Castelfranco. Presenti alla cerimonia il sindaco Gabriele Toti e la collega di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda, il sindaco di Fucecchio e presidente della Società della Salute Alessio Spinelli e la presidente della sezione soci Unicoop Angela Bagagli, insieme al presidente della Croce Rossa castelfranchese Paolo Spagli, a Salvatore Arcese in rappresentanza del Comitato regionale dell’associazione, ad alcuni volontari delle altre due associazioni di Castelfranco (Misericordia e Pubblica Assistenza) e alla Pubblica assistenza di Montopoli, sede della centrale di coordinamento zonale per i trasporti ordinari.

Dotato di pedana elettrica posteriore, il nuovo mezzo potrà trasportare fino a cinque persone oppure ospitare in tutta sicurezza una carrozzina più altre tre persone, permettendo in questo modo all’associazione di Castelfranco di aggiungere un altro tassello all’elenco dei servizi svolti quotidianamente nel territorio comunale e nei Comuni vicini.

Servizi che in questo periodo devono anche fare i conti con le difficoltà e le restrizioni legate alla pandemia, che hanno limitato se non addirittura interrotto molte attività dedicate ai diversamente abili. A farlo presente, praticamente a sorpresa, è stato un anziano intervenuto subito dopo le parole del sindaco Spinelli.

Vedovo da poche settimane e padre di un disabile di 52 anni, l’uomo ha sottolineato tutta la propria frustrazione e le difficolta quotidiane che deve affrontare da quando la pandemia ha imposto la chiusura dei centri diurni. Da qui l’impegno dei sindaci, che hanno dichiarato di prendersi carico del problema, mentre il sindaco Toti ha convocato l’uomo in municipio per provare ad affrontare la difficile situazione che sta vivendo.

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