Ricostruiamo S.Croce: “Lo Scudo della PA pagato 4 volte”

“Voi paghereste quattro volte il prezzo di acquisto di una cosa, solo per utilizzarla quattro anni e poi restituirla?”. Questa la domanda che la lista Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli, a seguito di alcune segnalazioni da parte di cittadini nelle ultime settimane, pongono all’amministrazione in merito ad un progetto che coinvolge la Pubblica Assistenza del comune.

Al centro dei dubbi degli esponenti del centro-destra, fra cui Flavio Baldi, Marco Rusconi, Fulvia Quirici e Antonella Meropini, c’è una società di Gorizia, chiamata Progetti di Solidarietà srl, che ha recentemente intavolato un progetto con la Pubblica Assistenza ed il patrocinio (gratuito) del comune di Santa Croce, per dare la disponibilità all’associazione di volontariato di uno Scudo per il trasporto delle carrozzine. “Un progetto nobile, ma decisamente poco oculato nei prezzi – dicono i consiglieri. – Le persone vengono contattate da questa società, che si fa forte del nome del sindaco e del patrocinio. Credono di aiutare la Pubblica Assistenza ad acquistare un mezzo e invece stanno solo comprando uno spazio pubblicitario. Giunti alla soglia di denaro raccolto, il mezzo è utilizzabile quattro anni dall’associazione. Alla fine di questo periodo la Pubblica Assistenza o compra il mezzo o si ricomincia a raccogliere sponsor, per utilizzarlo altri quattro anni”. A finire sotto la lente d’ingrandimento di “Ricostruiamo”, però, non sono solo i meccanismi, leciti, di questa transazione. “Anche nei prezzi c’è qualcosa di quantomeno discutibile – spiegano. – Secondo i nostri conti e stando ai documenti ai quali abbiamo avuto accesso, con i soldi che chiedono in sponsor alle aziende e ai commercianti di Santa Croce, di mezzi se ne potrebbero addirittura comprare quattro. Comprare! Non prendere in prestito per quattro anni”. Operazione che starebbe in corso anche a Castelfranco, con un Doblò da finanziare esattamente allo stesso modo. “Noi non vogliamo accusare nessuno da un punto di vista strettamente legale. Siamo certi che si tratti di un’operazione legale e legittima sotto il profilo giuridico. Crediamo al tempo stesso però che da parte del comune e del sindaco servirebbe una maggiore oculatezza nel selezionare i progetti. Tante persone ci hanno contattato dopo aver ricevuto la chiamata, rimanendo contrariate da questo genere di richiste, con queste modalità”. (ndm)

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.