Videosorveglianza, Oliveri (Per un’altra Santa Croce) sfida il sindaco a un incontro pubblico

Il consigliere di opposizione: "In dieci anni solo proclami e nessun fatto concreto per garantire la sicurezza"

Telecamere di sorveglianza a Santa Croce sull’Arno, il consigliere di opposizione, Enzo Oliveri contesta i proclami della giunta Deidda sulle opere in via di realizzazione sul territorio per la sicurezza e sfida il sindaco a un dibattito pubblico.

Lo fa con un lungo excursus in cui ricostruisce quanto fatto negli ultimi dieci anni, rivendicando la sua attività prima come cittadino quindi come consigliere comunale.

“Circa 10 anni fa – dice – e precisamente l’1 dicembre del 2010, come cittadino, presentai all’allora sindaco Osvaldo Ciaponi una petizione con ben 1042 firme per richiedere l’installazione di telecamere in numero sufficiente per combattere la microcriminalità e gli atti vandalici. Non a caso quella mattina il prefetto di Pisa era presente in Comune a Santa Croce sull’Arno in quanto aveva convocato una riunione con il comitato provinciale per la sicurezza alla quale parteciparono i quattro sindaci della zona del cuoio e tutti i comandanti delle dorze di polizia per parlare della sicurezza sul nostro territorio”.

“La petizione – ricorda il consigliere – firmata da cittadini del capoluogo, di Staffoli e da cittadini che avevano interessi di lavoro o professionali nel nostro paese fu bocciata perché ritenuta, a parere dell’amministrazione guidata allora da Osvaldo Ciaponi, non correttamente compilata. Dal giorno della presentazione della raccolta delle firme, ininterrottamente ho sempre rivendicato l’installazione delle telecamere pubblicando articoli sui quotidiani in merito a numerosi atti di microcriminalità e numerose foto di abbandono dei rifiuti. Dal 2010 ad oggi anche i consiglieri di opposizione che si sono avvicendati hanno presentato diverse interrogazioni in consiglio comunale al riguardo ma l’Amministrazione non ha mai accettato le loro richieste motivando che Santa Croce non ne aveva bisogno in quanto paese tranquillo”.

“In tutti questi anni – spiega il consigliere d’opposizione – nel nostro comune si sono verificati atti di microcriminalità più o meno gravi. La sindaca Giulia Deidda, nelle interviste rilasciate in più occasioni, ha sempre dichiarato che al problema sulla sicurezza l’amministrazione deve rispondere con politiche che danno strumenti ai cittadini per sentirsi sicuri. Dall’opportunità di frequentare luoghi più belli e più vivibili, all’offerta di servizi e iniziative che riportino la bella abitudine di sentirsi comunità… Ma la sindaca in quale comune vive? Nonostante la sindaca abbia sostenuto nel tempo di essere pronta a recepire le istanze dei cittadini ha sempre trovato delle futili giustificazioni per non installarle. E alle solite belle parole di circostanza non sono seguiti mai fatti concreti”.

“A Santa Croce, purtroppo – commenta Oliveri – si verificano ancora atti di microcriminalità, atti vandalici tra cui uno ai danni di un’autovettura di un appartenente al comando della polizia municipale. È questo il motivo che ha spinto l’amministrazione comunale a decidere di installare due telecamere per controllare solo il comando. Intanto l’abbandono dei rifiuti per le strade del capoluogo è in aumento e così la sindaca fa acquistare due fotocamere con l’intento di stanare i colpevoli del degrado. Fotocamere che, però, di notte non funzionano ma che, anche di giorno, non sono molto adatte e non sono sufficienti per i numerosi luoghi dove vengono abbandonati i rifiuti”.

“Recentemente – ricorda ancora – il 19 settembre scorso è stata presentata da parte della minoranza una mozione da discutere in consiglio comunale (una delle tante) sempre per chiedere l’installazione delle telecamere di videosorveglianza per arginare il problema dei numerosi furti. La maggioranza, al consiglio comunale del 28 ottobre scorso, puntualmente l’ha bocciata sostenendo che, guarda caso, proprio il giorno prima hanno presentato un progetto con richiesta di cofinanziamento regionale per poter installare alcune telecamere. La sindaca annuncia sui quotidiani che grazie a una “richiesta convincente” ha ricevuto dalla Regione il contributo di 25mila euro su una richiesta di 36mila. Cosa dovrebbero dire allora gli altri sindaci dei 119 comuni della Regione che hanno presentato ugualmente una “richiesta convincente” e hanno ricevuto un contributo anche più grande del nostro? La sindaca prosegue dicendo ai cittadini, con la sua solita arroganza, di dire la verità (parola grossa) e pretendere di voler a tutti costi avere il merito di qualcosa che non ha. A me sembra che per dieci anni prima da vicesindaco e poi da sindaco sia stata di molto sorda e se avesse veramente ascoltato prima i cittadini e poi i consiglieri di opposizione le telecamere di videosorveglianza sarebbero già state installate e funzionanti da anni”.

“Se la maggioranza in Regione, che cerca di riconfermare un suo uomo di partito – prosegue Oliveri – non avesse concesso il contributo per le telecamere al fine di correre ai ripari contro la perdita di consensi, fingendo di mostrarsi attenta anche al tema della sicurezza nei territori, la sindaca le avrebbe ugualmente acquistate a spese dell’amministrazione? Ho i miei dubbi anche perché ha sempre sostenuto che non c’erano soldi sufficienti da spendere”.

“La sindaca deve capire poi – conclude la nota – che il cercare di assicurare la sicurezza sulle strade e sul territorio passa anche dall’avere una segnaletica orizzontale e verticale efficiente e visibile, strade senza buche, piste ciclabili a norma e tanti altri interventi. Ne vogliamo parlare? O si pensa solo di fare ogni giorno propaganda personale senza risolvere i problemi o facendo finta di risolverli solo quando ci sono le elezioni? Quando vuole, in qualsiasi momento, sono disponibile a confrontarmi con lei in un dibattito pubblico dove parlare di questi argomenti. Forse in quell’occasione sarà disponibile a raccogliere qualche consiglio mio e del mio gruppo che le eviterebbe sicuramente di continuare a fare interventi errati, inappropriati e inefficaci”.

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