Liberazione, la sindaca Deidda legge il monologo di Scurati ‘censurato’ in tv

Celebrazioni a Santa Croce sull'Arno per il 25 aprile: "Un momento cardine del nostro calendario civile"

Anche Santa Croce sull’Arno ha festeggiato oggi (25 aprile) la Liberazione dal nazifascismo.

La sindaca, Giulia Deidda, l’ha definita “un momento cardine di quel calendario civile che ci rappresenta pienamente e in cui ci identifichiamo”.

“Quest’anno – ha detto la prima cittadina – la celebrazione non poteva prescindere dai gravi fatti che hanno interessato la televisione pubblica nelle settimane scorse. Il 25 aprile celebra la Liberazione l’Italia dalla dittatura fascista, custodirne la memoria significa prima di tutto respingere qualsiasi tentativo politico di ripercorrere metodi e obiettivi che tanto rievocano il momento più buio della nostra storia recente. È sorprendente che a distanza di quasi ottanta anni, si metta in discussione valori che invece di essere considerati fondativi per tutti e tutte continuano ad essere strumento di divisione e strumentalizzazione politica. Festeggiare la Liberazione significa rendere omaggio alla libertà ritrovata e alla possibilità per tutti di essere e d esprimere quello che si vuole, consenso o dissenso che sia. Per questo ho deciso, come tanti altri sindaci e tante altre sindache, di condividere pubblicamente il testo di Antonio Scurati, censurato dai vertici Rai”.

La censura – ha detto Deidda – inquina la democrazia che è la base della nostra Costituzione nata dalla Resistenza e dall’Antifascismo. La libertà di espressione e di stampa, il diritto alle cure e ad una formazione dignitosa per tutti, il tema dei diritti civili, la dignità e la sicurezza del lavoro, la lotta a tutte le ingiustizie sociali, la salvaguardia dei diritti universali, sono solo alcuni degli esempi che dimostrano come la Resistenza oggi continui ad essere necessaria. Siamo resistenti quando ci opponiamo a chi vuole omologare il nostro pensiero, siamo resistenti quando diciamo no ad atteggiamenti violenti e discriminatori, siamo resistenti quando riconosciamo il fascismo nelle sue forme più nascoste e lo contrastiamo. Siamo resistenti qui, oggi, tutti noi e tutte noi. Viva il 25 aprile. Viva la liberazione. Viva l’Italia Antifascista”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.