Pd toscano in crisi: gli “zingarettiani” disertano la direzione regionale

“Bonafè si sta infatti accingendo a cambiare la segreteria senza avere mai aperto un confronto con l’area Piazza Grande Toscana”
“Non abbiamo partecipato alla riunione della direzione regionale del Partito Democratico convocata con il solo scopo, a questo punto, di varare una segreteria rappresentativa di una sola parte del partito”. Le correnti nel Pd toscano sono sempre più evidenti. Dopo le divisioni raccontate prima delle candidature ufficiali alle elezioni regionali e che a Pisa avevano significato le dimissioni del segretario provinciale (qui), evidentemente, le cose non si sono “sistemate”.
“Stanno avvenendo cose – racconta una parte del Pd – che sono in aperto contrasto con quello spirito di unità e di collaborazione che una fase così delicata richiederebbe e con la gestione unitaria del partito faticosamente raggiunta lo scorso anno. La segretaria regionale Simona Bonafè si sta infatti accingendo a cambiare la segreteria senza avere mai aperto un confronto con l’area Piazza Grande Toscana, che ha sostenuto all’ultimo congresso il segretario nazionale Nicola Zingaretti.
Tale scelta viene assunta dopo interviste nelle quali Simona Bonafé contestava apertamente la linea politica condivisa e approvata all’unanimità dalla direzione nazionale del partito, fino ad arrivare a evocare la necessità di un congresso nazionale, rendono chiara la volontà della segretaria regionale di rompere l’unità del nostro partito, di aprire l’ennesima conta interna tra correnti e di usare il Pd toscano per indebolire quello nazionale con sterili pretesti.
A queste condizioni, è evidente che non possa proseguire, per suo volere, nessuna gestione unitaria e che, pertanto, le nostre rappresentanti e i nostri rappresentanti non possano fare parte del nuovo esecutivo del partito regionale”.