Idee in Comune, sulle scuole: “Non è più il tempo di proiettare rendering ma di riparare”

"Si sfruttano momenti istituzionali per proseguire attività legate invece alla campagna elettorale"

“I nostri amministratori in questo momento si preoccupano di fare iniziative di cartellone elettorale, spesso mascherate in modo subdolo da iniziative istituzionali. Questo fa sì che le persone non possano comprendere quando parlano con l’attuale amministrazione e quando invece con il candidato sindaco. Una confusione che aiuta l’amministrazione uscente in maniera scorretta, in una competizione elettorale di cui comprendiamo bene il meccanismo, anche perché nelle iniziative dell’amministrazione si investe del denaro pubblico, mentre in quelle di una competizione elettorale se ne dovrebbero spendere di privati”.

Per il candidato sindaco della lista civica Idee in Comune di Montopoli Valdarno Michael Cantarella, quindi, “occorre più chiarezza“. Di recente infatti, racconta, appuntamenti pubblici hanno visto rappresentanti della giunta comunale uscente presentarsi nella doppia veste, “sfruttando momenti istituzionali per proseguire attività legate invece alla campagna elettorale”.

Scuola e disagi

“Dobbiamo invece tornare a chiedere conto e ragione dei problemi che ignorano, che hanno generato e nei quali si trovano immersi – prosegue Cantarella -. Al di là dei mille eventi e dei progetti presentati, chiediamo come la Giunta, il suo Sindaco Capecchi e la vice Sindaco Linda Vanni, intendono sistemare le scuole, che, lo ricordiamo, nel nostro comune sono completamente al degrado. Ad esempio, da oltre due mesi, a San Romano i bambini devono fare attività fisica all’aperto, dato che la palestra è in uso a una classe che è stata sfrattata dall’aula a causa di una finestra da cambiare. E questo nella scuola dove dovrebbe essere tutto ok”.

Sullo stato dei lavori sulla scuola di Marti, poi, “le notizie sono preoccupanti. Sembra infatti che la consegna sia ulteriormente slittata a fine 2024, ben oltre le tempistiche, anche quelle più caute, immaginate e dichiarate a più riprese dalla giunta. È giusto quindi domandare conto pubblicamente dello stato dei lavori su Marti, perché questa sì, è partecipazione. È inoltre necessario chiedere conto dei lavori che hanno interessato tutti gli edifici scolastici negli ultimi dieci anni, visto che sono costati, a quanto dichiarato da Capecchi, oltre 6 milioni di euro. Soldi spesi molto male, vista la situazione.

Insomma parlare di disastro di governo sulle nostre scuole, concetto letto a più riprese sulla stampa, pare più che azzeccato. La domanda è quanto meno necessaria e la risposta doverosa: che cosa intende fare questa amministrazione per sistemare i disagi che ha provocato? Che intende fare nell’immediato futuro del plesso di Capanne, della scuola dell’infanzia di Montopoli e di quelli che tornano a casa per andare al bagno perché non ci sono le porte, come a Montopoli? Certamente la risposta non può essere ‘ci penserà la prossima giunta’ perché a questo punto è necessario che chi ha governato si assuma le responsabilità del malfatto. Non è più il tempo di proiettare rendering di progetti futuristici, ma di riparare, dove possibile, attraverso soluzioni reali e praticabili”.

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