Recuperare materia ed energia dai fanghi conciari sottoposti a digestione anaerobica. Questa la mission del progetto Meta, che oggi, giovedì 18 giugno, è stato presentato al museo del Cuoio di Santa Croce sull’Arno. Presenti anche Alessio Spinelli sindaco di Fucecchio, Gabriele Toti primo cittadino di Castelfranco di Sotto e la padrona di casa Giulia Deidda, sindaco di Santa Croce sull’Arno, territorio nel quale è inserito il distretto conciario toscano, ma anche tanti esperti e addetti ai lavori: oltre 50 i presenti.

Tra gli obiettivi del progetto, lo studio sui trattamenti dei fanghi e possibilità di codigestione con altri rifiuti, la sperimentazione di processi innovativi per il trattamento combinato biogas-surnatante di digestione e l’analisi del ciclo di vita delle soluzioni individuate e confronto con la situazione attuale. “Dai controlli effettuati – dice Marco Viviani del consorzio Aquarno – si evidenzia che i maggiori impatti ambientali sono associati ai trattamenti termici dei fanghi. La soluzione migliore è rappresentata dalla produzione di pellicino: dal confronto tra l’attuale processo di trattamento fanghi operato da Cuoiodepur e quello associato alla digestione anaerobica con successiva produzione di pellicino, si evidenzia che quest’ultimo ha un impatto ambientale inferiore”. Tra i partner del progetto, anche Italprogetti, Poteco, il dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, la conceria Martina, il consorzio Sgs, il consorzio conciatori di Ponte a Egola, i laboratori Archa e Pin.