Il tendone della Serra alla Società Cooperativa

Si concluderà nelle stesse identiche condizioni in cui tutto iniziò ben 5 anni fa la questione del Tendone delle Feste, che proprio in questi giorni, si avvia all’iter di alienazione con il riacquisto da parte de La Serra Società Cooperativa. La situazione generatasi nel 2012 con l’abuso edilizio da parte del circolo Arci e la conseguente confisca dello spazio del tendone da parte del comune alla fine si è infatti sbloccata, giungendo alla soluzione della trattativa privata per la rimessa in vendita.

Un’alienazione per una cifra, 19600 euro, decisamente inferiore ai 100mila euro, qundi passibile di procedura negoziata e non di bando pubblico. Decisione non obbligata ma fortemente probabile, considerando che l’oggetto dell’abuso, il perimetro in cui insisteva il tendone, era praticamente incorniciato dalle proprietà del circolo, che dalle tante e celebri sagre, fra cui quella più nota del “cunigliolo”, trae i finanziamenti per il cantiere della nuova Casa del Popolo. Il comune, in poche parole, si è rivolto ai soggetti più interessati a riprendersi il terreno. Una decisione che, ci scommettiamo, non accontenterà parte delle opposizioni in consiglio comunale, in primis Forza Italia, che proprio nei giorni scorsi su tutta la vicenda del Tendone delle Feste avevano paventato “una sanatoria mascherata” finalizzata a restituire il bene agli agli stessi soggetti a cui era stato confiscato. Perplessità manifestate nelle settimane scorse anche dall’associazione Territorio in Comune (leggi anche: In vendita il terreno delle sagre, Territorio in Comune: ‘Si rischia il condono’). Accuse che oggi Profeti restituisce al mittente: “altro che sanatoria, noi paghiamo il terreno una seconda volta” commenta Cesare Profeti, presidente de La Serra Società Cooperativa. Una procedura, quella dell’acquisto, già passata al vaglio dell’amministrazione e passata con determina apposita che fissa il prezzo della transazione in 19600 euro divise fra stipula del contratto di compravendita (4600 euro) ed il resto in valore del bene, suddiviso in tre rate da 5mila euro che la Società Cooperativa dovrà pagare dall’agosto di quest’anno a quello del 2018. Intanto alla Serra, come sempre, si pensa già alla primavera che arriva, carica di promesse e profumi…dai piatti. “La burocrazia e i suoi tempi non ci aiutano, faremo tutto il possibile per rispettare il calendario tradizionale delle feste” dice Profeti guardando già alla Sagra del Baccello. Il Tendone, infatti, è stato smontato prima della procedura di alienazione, passata in consiglio comunale a gennaio scorso (leggi: La Serra, tendone in vendita: associazione e Arci pronti a comprare). “Adesso dovremo sbrigare tutte le pratiche del caso – dicono dalla cooperativa. – Poi ci mettereno a lavoro”. La prima festa, la Sagra del Baccello, si svolge in genere alla fine di aprile.

Nilo Di Modica

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