Settore conciario, via alle domande per i contributi a fondo perduto

I finanziamenti destinati a progetti di investimento legati all’innovazione dei prodotti e dei modelli produttivi, anche in un’ottica di ecosostenibilità ed economia circolare

Settore conciario: dal 15 novembre al via le domande per i contributi a fondo perduto. A partire dalle 10 del 15 novembre, le imprese appartenenti a un distretto conciario sul territorio nazionale potranno richiedere contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento legati all’innovazione dei prodotti e dei modelli produttivi, anche in un’ottica di ecosostenibilità ed economia circolare. Le imprese appartenenti a un distretto conciario sul territorio nazionale potranno richiedere contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento legati all’innovazione dei prodotti e dei modelli produttivi, anche in un’ottica di ecosostenibilità ed economia circolare.

Dopo un iter partito nel 2021 Infine, con decreto direttoriale del ministero, del 6 settembre scorso, sono stati definiti i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione, oltre che ulteriori elementi utili alla corretta attuazione dell’intervento. L’industria conciaria è un settore che risulta gravemente danneggiato dall’emergenza epidemiologica da Cvoid-19; pertanto, la misura ha l’obiettivo di sostenerlo attraverso la tutela delle filiere e la programmazione di attività di progettazione, sperimentazione, ricerca e sviluppo nel settore. Per la concessione delle agevolazioni, sono rese disponibili risorse finanziarie pari a 10.000.000 euro per l’anno 2021, comprensivi degli oneri per la gestione dell’intervento.

Ambito soggettivo. Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese operanti nell’industria conciaria e facenti parte dei distretti conciari localizzati nelle Regioni Campania, Lombardia, Marche, Toscana e Veneto. In particolare in Toscana fanno parte e rientrano nel provvedimento governativo anche i Comuni di: Santa Croce sull’Arno, Bientina, Castelfranco di Sotto, Fucecchio, Montopoli in Val d’Arno, San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Santa Maria a Monte. I progetti devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda e prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a euro 50.000 e non superiori a 200.000 euro. Nel caso di presentazione di progetti integrati di distretto diretti alla realizzazione della finalità di cui alla lett. c) e che prevedono l’integrazione di almeno 5 progetti, la soglia massima delle spese ammissibili, limitatamente a uno dei progetti inclusi nel progetto integrato di distretto, è innalzata a 500.000 euro. I progetti devono, inoltre, garantire la sostenibilità ambientale degli investimenti ed essere ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni. “Le domande di agevolazione devono essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa spa – Invitalia, a pena di invalidità, secondo le modalità e i modelli indicati nell’apposita sezione dedicata del sito istituzionale dell’Agenzia medesima (www.invitalia.it), a partire dalle ore 10.00 del 15 novembre 2022”.

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