Frana sul canale Usciana, protestano gli abitanti di Montecalvoli: “Un rimpallo di responsabilità” foto

I residenti: "Da novembre non è ancora stata fatta la messa in sicurezza"

“Il Consorzio rimpalla al Genio Civile, questo aspetta non si sa chi, ma intanto sono passati due mesi e la frana va peggiorando. A chi dobbiamo rivolgerci?”. Guardano il ponte e l’argine con sempre maggiore sospetto i residenti di Montecalvoli affacciati sul canale Usciana, che dal 2 novembre devono convivere con una frana che lentamente sembra allargarsi.

Stiamo parlando dello smottamento che dai temporali di quasi due mesi fa si è aperto sul lato sud del fiume, a destra e a sinistra del ponte, rispettivamente sotto le case costruite sull’argine e che insistono su via del Pesco e sul primissimo tratto della via Francesca. “La frana si è aperta ai primi di novembre, ma per Natale lo smottamento è cresciuto, malgrado la cosa sia stata segnalata più volte al Consorzio di Bonifica – racconta il signor Fabrizio, residente proprio in una delle abitazioni in affaccio sul fiume. – Dopo le segnalazioni alcuni addetti sono venuti a stendere dei teli, ma la terra, sotto, continua a cedere”.

A fare l’intervento tampone gli uomini del Genio, in attesa di interventi che, come spesso avviene in questi casi, necessiteranno di vari passaggi di responsabilità e competenza. “Siamo a conoscenza della situazione, che ci è stata segnalata subito anche da alcuni residenti – racconta il presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno Maurizio Ventavoli. – Abbiamo fatto tutti i passaggi necessari in questi casi, allertando il Genio Civile, con il quale condividiamo la competenza, specie in questi casi in cui abbiamo a che fare con l’ultimo tratto di un canale che si getta poco dopo in Arno“.

Al momento l’unico intervento è consistito in una serie di teli per impermeabilizzare, ben visibili tutto attorno al ponte. Una vicinanza alla struttura che in parte giustifica la preoccupazione dei vicini, che da anni segnalano anche lo stato del passaggio sul fiume, caratterizzato dai marciapiedi molto stretti e da un corrimano decisamente provato dai vari incidenti degli anni passati. “Qui ci passano centinaia di camion a settimana – dicono i residenti – Eppure le condizioni del ponte richiederebbero di prendere decisioni simili a quelle prese, ad esempio, per altri passaggi come quello di Calcinaia, dove i mezzi pesanti non passano più. Oltre a dei lavori strutturali al corrimano. Passando a piedi per il marciapiede si vede bene lo strapiombo sulle cerniere dei blocchi strada, il corrimano è visibilmente rovinato con numerosi ferri a vista. Adesso, poi, con questa nuova frana a ridosso del ponte, le istituzioni contattate tendono a minimizzare e non vorremmo ancora una volta assistere al solito odioso rimpallo di responsabilità”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.