Let’s Festival ritorna con la quinta edizione. La manifestazione, in rapida crescita e sempre più apprezzata da artisti e spettatori, andrà in scena il 12 e il 13 luglio a Castelfranco di Sotto nella cornice che più gli è congeniale: l’Orto di san Matteo. La sua formula collaudata – che coniuga musica live, street food, drink e un’area dedicata alle arti figurative oltre che alla rappresentanza di altre realtà associative del territorio – anche quest’anno sarà impreziosita dalla collaborazione con Musicastrada, autorità assoluta nell’organizzazione di eventi musicali di caratura internazionale. Ospiti saranno Irbis e Altea.

Irbis è un artista e autore di Milano, un giovane talento con una visione coraggiosa e innovativa, i suoi testi sono una catena di pensieri ed emozioni. Musica contaminata da una costante ricerca e sperimentazione, Irbis sta scrivendo le sue regole del gioco. Quanta magia può nascere mescolando generi diversi, dando vita ad atmosfere nuove e non ancora esplorate.

Dopo Boccadoro (2018), il suo Ep d’esordio, il 20 marzo 2019 esce Schicchere, l’Ep che segna l’inizio di un nuovo percorso con l’etichetta Undamento. Il disco lo lancia in un tour estivo che lo vede esibirsi in alcuni dei migliori festival italiani. Il 20 febbraio 2020 esce per Undamento Un altro cielo, il suo album di debutto che ha riscosso un grande successo di critica. Frah Quintale lo ha voluto come unico feat. del suo nuovo album Banzai (Lato blu) nella traccia Allucinazioni. Sempre nel 2020 inizia anche il suo percorso come autore, firmando i testi per vari artisti italiani, e l’anno successivo pubblica i singoli In verticale e Ragazzini.

Altea Memmi, in arte Altea, è una cantante e autrice della provincia di Lecce, a Napoli dal 2020. Da sempre abituata ad immergersi nella musica, cresce tra sonorità popolari e sperimentazioni elettroniche. Si affaccia al mercato discografico nel 2021 nell’album di esordio del collettivo Thru Collected, composto da artisti napoletani, con cui nel 2022 pubblica il suo primo ep da solista “Non ti scordar di me” Libera da vincoli di genere, nelle sue composizioni si lascia ispirare da suggestioni emotivee dalla ricerca di timbriche non canoniche.