Keu, le analisi dei terreni lungo la Sr429: “Un campione su 5 supera i limiti di cromo e antimonio”

Intanto l'assessora Monni illustra ai sindaci gli interventi per rimuovere le polveri di conceria in ogni sito. Ma per Empoli servirà una riunione specifica

“In merito alle competenze, vista l’avvenuta notifica da parte di Arpat del superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione (CRC) per il cromo e l’antimonio, in uno solo dei cinque campioni di terre prelevati e analizzati a maggio 2021, la Regione provvederà ad individuare il responsabile della contaminazione e ad intimare le necessarie procedure e risorse destinate alla bonifica del sito contaminato”. Con queste righe si apprende che uno dei cinque campioni di terreno prelevati da Arpat per le analisi di laboratorio è risultato contaminato da cromo e antimonio oltre la soglia di legge. In una nota del comune di Empoli che annuncia ulteriori verifiche lungo la strada regionale in accordo con l’assessora regionale Monia Monni, vengono svelati, seppur parzialmente, i risultati dei campionamenti di terreno attesi, appunto, per fine giugno.

I campioni prelevati erano stati circoscritti alla zona compresa tra la rotatoria di Brusciana e l’opera di scavalco della ferrovia Empoli-Siena, rampa nord in direzione Empoli.

E’ di stamattina (1 luglio) l’incontro in videoconferenza tra l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni e i sindaci di alcuni dei comuni interessati dall’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia denominata Keu, su un presunto sversamento illecito di rifiuti in vari siti. Il confronto sul piano di controlli realizzato in collaborazione con Arpat sulla vicenda Keu era stato annunciato nei giorni scorsi e oggi hanno partecipato i sindaci dei comuni di Empoli, Peccioli, Pisa, Pontedera, Bucine, Crespina Lorenzana e Montaione.

Le indagini sulla Sr429, fanno sapere dal comune di Empoli, andranno a definire il Piano di caratterizzazione previsto ai sensi della normativa vigente (codice dell’ambiente Dlgs 152/2006) e costituiranno il quadro conoscitivo tecnico sul quale sarà redatto il progetto di Analisi di rischio sito specifica e bonifica del sito, dove sarà localizzata e dimensionata la sorgente di contaminazione. Contemporaneamente Arpat ha comunicato che proseguirà il monitoraggio delle acque superficiali mediante campionamento e analisi dei pozzi privati esistenti con cadenza trimestrale, al fine garantire la sicurezza dei cittadini.

“Una riunione – ha spiegato l’assessora – con i sindaci e le amministrazioni locali, realizzata grazie al supporto di Arpat, per condividere con trasparenza e puntualità tutte le informazioni e le attività che stiamo portando avanti. Abbiamo illustrato nel dettaglio le peculiari situazioni di ciascun sito e condiviso i contenuti dell’intervento finanziario aggiuntivo che la Regione ha messo in campo per supportare la complessiva attività di Arpat”.

Nell’ultima seduta della giunta regionale è stata approvata una delibera che mette a disposizione 72mila euro in favore dell’Agenzia per le attività di indagine e monitoraggio dei pozzi ad uso domestico. “Come già anticipato nei giorni scorsi – ha aggiunto Monni – le risorse serviranno per coprire le ulteriori analisi tecniche da effettuare nei siti che richiedono un supplemento di approfondimento e per il monitoraggio dei pozzi lungo la Sr429 nell’empolese per tutto l’anno, come proposto dalla stessa Arpat, oltre che per la modellazione idrogeologica. Nei prossimi giorni inoltre convocheremo una riunione specifica con il comune di Empoli per approfondire gli esiti delle analisi effettuate nell’ambito dell’attività d’indagine della Procura della Repubblica di Firenze e che sono stati diffusi a seguito di nulla osta della stessa”.

“Dobbiamo conciliare attenzione e celerità – ha concluso l’assessora -, e non è certamente facile quando ci troviamo davanti a procedimenti così complessi. Ma, ribadisco, tutta la nostra attività è finalizzata ad assicurare la massima tutela della salute e dell’ambiente”.

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