Il garante dei disabili fa saltare il Consiglio: le opposizioni escono e manca il numero legale

“Se ci sono almeno due candidati idonei, perché la maggioranza temporeggia ancora?”

“Se ci sono almeno due candidati idonei, perché la maggioranza temporeggia ancora?”. Ieri 27 luglio in consiglio comunale a San Miniato, sull’ultimo atto per la nomina del garante comunale dei disabili la discussione è finita con le opposizioni fuori dalla porta ed alcune votazioni invalidate per mancanza dei numeri minimi.

Tema da discutere era la nomina del nuovo garante dei disabili, questione della quale si discute fra una cosa e un altra a San Miniato da circa due anni, dopo la prima votazione nel 2021, la stesura del regolamento e l’avviso pubblico uscito a fine 2022. Il bando, i cui termini sono stati riaperti già una volta per mancanza di requisiti da parte dei primi partecipanti, si è chiuso con varie candidature. Giunti al punto, è la maggioranza a proporre il ritiro del punto dall’ordine del giorno perché “in commissione non c’è una posizione unanime”, come dichiarato dalla consigliera e presidentessa della commissione Ilenia Falaschi. Decisione malvista dalle opposizioni.

“Mi si dice da sempre, in questo consiglio, che questa figura di garanzia rappresenta ‘è un ruolo delicato e importante’ – ha detto la consigliera di Cambiamenti Manola Guazzini –. Mi chiedo allora perché, dopo due commissioni e due rimandi, per dare un nome e un cognome ad un ruolo tanto importante questo consiglio ha atteso due anni e oggi ci chiede ancora di temporeggiare. Dato che c’è almeno un candidato che ha tutti i requisiti”. Parole riprese anche dalle altre opposizioni, a cominciare da Roberto Ferraro, della Lega. “Abbiamo un bando pubblico e hanno fatto domanda in tre: c’è un conflitto d’interessi in essere, mentre un’altra persona non ha le caratteristiche adatte e ha persino contattato un consigliere della commissione, atto molto scorretto. C’è poi una persona che ha invece tutte le carte in regola. Che senso ha aspettare?”.

Parole alle quali ha cercato di rispondere il capogruppo Pd Marco Greco: “La proposta del ritiro è opportuna, ci sono due candidati entrambi idonei – ha detto – non è opportuno votare una cosa talmente delicata a colpi di maggioranza”. Proposta “irricevibile” anche Michele Altini, Forza Italia, che si chiede: “Prendetevi la responsabilità di votare uno degli aspiranti”. Di qui la decisione, per tutti i membri di opposizione, di lasciare l’aula. Vano il tentativo della maggioranza a quel punto di proseguire coi lavori del consiglio. Tali votazioni, dopo il vaglio dei numeri da parte del segretario comunale, sono risultate nulle per mancanza del numero legale.

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