Ko con il Monza in casa, esonerato il mister fucecchiese Massimiliano Alvini

Termina anzitempo la prima esperienza su una panchina di serie A: al suo posto Davide Ballardini

È terminata ieri sera (14 gennaio) l’esperienza nella massima serie del campionato italiano di calcio dell’allenatore fucecchiese Massimiliano Alvini, alla guida della neo promossa Cremonese. Al suo posto arriva, per il momento fino al termine del campionato, Davide Ballardini.

La sconfitta subita in casa nel pomeriggio di ieri dai cugini lombardi del Monza ha interrotto la prima esperienza di un allenatore fucecchiese nell’olimpo del calcio che conta. Che la panchina di Alvini scottasse lo si sapeva già da qualche giorno dopo la sconfitta patita lo scorso lunedì a Verona dopo una prestazione scialba e per niente convincente.

La società aveva dato una specie di ultimatum in base al risultato ottenuto nello scontro casalingo con il Monza. Purtroppo anche nella sfida di ieri la sfortuna non ha abbandonato i grigio rossi che sono andati sotto di un gol nei primi otto minuti, come a Verona, subendo poi il raddoppio dopo soli dieci minuti su rigore, e la terza rete nei primi minuti del secondo tempo.

Gli uomini di Alvini non si arresi segnando due reti terminando l’incontro ad un passo dal pareggio che non c’è stato grazie ad una bella parata del portiere del Monza che ha salvato i tre punti alla sua squadra. Alvini lascia quindi la serie A che per lui ha rappresentato il sogno realizzato al termine di un percorso iniziato dai campetti di periferia del proprio quartiere, la Ferruzza, i campi pieni di fango del calcio amatoriale, per poi affacciarsi nel calcio dilettantistico, la serie B, e poi la strameritata serie A dopo aver attraversato l’Italia da Leffe a Salerno, poi a Perugia e da quest’ultima a Cremona, dove il lungo viaggio si è, per il momento, interrotto.

Perché al Max fucecchiese, di sicuro le occasioni in futuro non mancheranno. Del resto lo si sapeva in partenza che il livello tecnico della squadra neopromossa dalla B non fosse il massimo per affrontare il difficile campionato nazionale. Una neopromossa che affronta un campionato in categoria superiore necessita di nuovi innesti per alzare il livello tecnico del collettivo, ma a Cremona i rinforzi, che tra l’altro aveva richiesto anche il suo predecessore, Fabio Pecchia, che aveva portato i grigio rossi in serie A, non sono mai arrivati, e quindi la squadra è rimasta la stessa della stagione precedente in B.

Resta la soddisfazione per Alvini di aver mostrato un calcio propositivo e coraggioso grazie al quale la Cremonese, anche di fronte alle grandi, non ha mai indietreggiato, anzi, è proprio contro quest’ultime che la squadra ha dato il meglio di sé. Ma nel calcio si sa, non contano i complimenti, contano i risultati, perché sono quelli che determinano la posizione in classifica. A tecnico resta la soddisfazione di avere sempre avuto vicini la società ed il presidente nei momenti in cui, visto il bel gioco espresso, i risultati non arrivavano.

Al Max fucecchiese resta sempre comunque l’incondizionata fiducia ed il sostegno degli sportivi della sua città che, sebbene lontani, gli sono sempre stati vicini, mentre altri, gli amici d’infanzia e di una vita, lo hanno sempre seguito nelle partite esterne e casalinghe.
Anche nella prospettiva di un possibile esonero, al termine della partita con il Monza, Alvini aveva dimostrato personalità, carattere e signorilità, queste le sue parole: “Mi sento un allenatore da serie A, sarò grato alla società qualunque sia la sua decisione”.

Anche la società nel comunicato con il quale ha annunciato il suo esonero non ha mancato di sottolinearne la serietà, la professionalità e la passione dimostrate nel lavoro quotidiano svolto in questi mesi. In effetti una cosa è stata da tutti riconosciuta: ad Alvini sono mancati soprattutto la fortuna e nella rosa qualche giocatore valido è pronto per la serie A. In alcune circostanze inoltre non è certo stato aiutato da decisioni arbitrali discutibili. Resta comunque per tutti la consapevolezza che Alvini ha profuso in questa prima parte del campionato il massimo impegno e, soprattutto, la certezza che le capacità tecniche e professionale restano intatte ed indiscutibili per il prosieguo dell’attività in ambito professionistico.

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