Nuova legge sul tartufo, Pieroni: “Si apre ora il secondo tempo”

Il calendario spostato in avanti è tra le novità

Dopo quasi 30 anni, la Toscana ha la nuova legge sui tartufi”. Lo sottolinea il consigliere regionale Pd Andrea Pieroni, che ieri è intervenuto in Aula durante la discussione sulla legge. “L’intervento legislativo – ha detto – intende adeguare le norme alle nuove esigenze del settore e al mutato contesto nazionale”.

La legge introduce nuove disposizioni in materia di cerca, raccolta, coltivazione del tartufo e di valorizzazione del patrimonio tartuficolo toscano. “Una normativa che innova e si confronta con l’attualità, a partire dal calendario, che tiene conto delle necessità biologiche dei territori e dei mutamenti climatici. Il nuovo calendario sposta, infatti, in avanti i termini per la raccolta dei tartufi. Il nostro obiettivo è stato quello di raggiungere un punto di incontro tra i diversi soggetti e le varie tradizioni che nei territori agiscono. È stato un lavoro intenso e complesso, lungo e articolato, tante sono state le osservazioni, le sollecitazioni e le proposte pervenute dai diversi attori in campo, talvolta anche in contrapposizione tra esse.

Nella riscrittura delle norme abbiamo voluto contemperare il diritto alla libera ricerca da parte dei 4mila raccoglitori in possesso del tesserino, con il ruolo prezioso delle associazioni dei tartufai, per il lavoro svolto nella manutenzione ed il ripristino ambientale delle aree tartufigene, ed il diritto alla raccolta riservata ai proprietari dei fondi. La presunzione di esserci pienamente riusciti sarebbe sicuramente eccessiva e pretenziosa. L’impegno invece c’è stato, convinto e pieno. Si apre ora il secondo tempo della vicenda, quella connessa alla definizione del Regolamento di attuazione”.

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