Spaccio alle Cerbaie, spunta la proposta: “Si impieghi l’esercito nei controlli”

Alcuni residenti: "In alternativa si possono chiudere le strade dello smercio di droga"

L’aggressione subita a Torre di Fucecchio  da una ragazza 24enne del posto continua a far discutere.  In particolare ci si chiede cosa può essere fatto per evitare che ciò possa ripetersi. Tra le proposte e soluzioni possibili anche quella dell’impiego dell’esercito lungo le strade dello spaccio della droga, o la limitazione della circolazione veicolare nelle stesse, considerato che gli aggressori, di nazionalità straniera, di sicuro sono parte della rete di spaccio che da anni ha stretto in una morsa la frazione collinare e non solo.

Tra le proposte più gettonate quella dell’impiego dell’esercito. Un’ipotesi tra l’altro avanzata di recente in forma scritta dal gruppo consiliare di Forza Italia in virtù dell’operazione Strade Sicure varata anni fa dal Governo. La mozione non è ancora discussa in consiglio comunale.  A questo punto occorre comunque chiedersi: è legittimo l’impiego dei militari dell’esercito per contrastare il fenomeno dello spaccio della droga nelle Cerbaie ed episodi connessi?

Pare proprio di si, basta navigare su Internet e consultare Wikipedia alla voce Operazione Strade Sicure definita: “Un’operazione di sostegno alla pubblica sicurezza avviata in Italia nel 2008 e prorogata più volte negli anni, consistente nell’utilizzo del personale delle forze armate italiane nel contrasto alla criminalità che in questi casi agisce con le funzioni di agente di pubblica sicurezza”.

I militari, nel caso specifico del controllo dell’area delle Cerbaie potrebbero quindi supportare i Carabinieri al fine di non distogliere ulteriore personale dell’Arma dallo svolgimento dei compiti istituzionali.

“L’operazione Strade sicure, (fonte documento della Camera dei Deputati) rappresenta la più capillare e longeva operazione delle Forze armate sul territorio nazionale, al fianco delle Forze dell’ordine, in funzione anti criminalità e terrorismo in numerose città italiane”. L’operazione è svolta in massima parte dall’Esercito, con contributi di Marina Aeronautica e Carabinieri, questi ultimi soprattutto in funzione di comando e controllo nelle sale operative. Il contingente attualmente autorizzato dalla legge di bilancio per il 2021 (legge n. 178 del 2020, commi 1023-1024) è di 7.050 unità fino al 30 giugno 2021; 6.000 unità dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022; 5.000 unità dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022. La legge di bilancio per il 2022 (legge n. 234/2021, comma 620 ha prorogato l’impiego di quest’ultimo contingente di 5.000 unità dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023. Inoltre, l’articolo 15, comma 3, del D.L. 146/2021 ha incrementato di 400 unità (dal 25 ottobre al 3 novembre 2021) il contingente di 6.000 unità già previsto dalla legge di bilancio per il 2021”.

E’ ovvio che non spetta certo al sindaco di una città decidere se impiegare o meno l’esercito, ma il suo utilizzo può essere richiesto al Prefetto che poi dovrà confrontarsi al riguardo con il Ministero dell’Interno e della Difesa. Di sicuro, sono convinti i cittadini che hanno lanciato la proposta, “vedere i militari lungo le strade, pur essendo una presenza rassicurante non è certo edificante, ma come recita un vecchio adagio: a mali estremi, estremi rimedi”.

Un’altra soluzione evocata sui social e nelle chat è quella della chiusura delle strade dello spaccio. Al riguardo questa eventualità è offerta dal codice della strada (articolo 6 comma 1) che consente di regolamentare le strade di accesso ed interne all’area delle Cerbaie a circolazione limitata per motivi di sicurezza pubblica e della sicurezza della circolazione stessa, e quindi sia veicolare che pedonale, nella quale sia consentito l’accesso solo ai residenti ed eventuali autorizzati.

Il progetto potrebbe partire a titolo sperimentale da alcune strade, con il posizionamento di telecamere agli ingressi che multano i veicoli che non sono compresi nella lista bianca (ossia quelli non autorizzati).

Se poi i risultati risultassero positivi, l’operazione potrebbe essere ripetuta in altre strade fino a coprire tutta l’area dello spaccio che si trova all’interno della perimetrazione di competenza del Comune di Fucecchio. Oppure, con le stesse modalità, potrebbero essere installati dei varchi elettronici fornendo ai residenti ed autorizzati il relativo telepass.

Spetterà comunque alla Commissione Comunale convocata per domani pomeriggio alle 18 presso il municipio a cercare di studiare le possibili azioni da intraprendere per quanto di sua competenza in attesa dell’esito della convocazione del Comitato Provinciale dell’Ordine e Sicurezza Pubblica che il promo cittadino fucecchiese ha richiesto al Prefetto.

Del consesso in ambito comunale che si riunirà domani pomeriggio oltre al sindaco, sono invitati i consiglieri comunali in rappresentanza della forze politiche che siedono in consiglio comunale (Francesco Bonfantoni, Simone Testai, Leonardo Pilastri, Costante Raffella) oltre al responsabile del Nucleo Vardano Ovest della polizia municipale, Roberto Dini ed Renzo Ciofi nominato in qualità di esperto della sicurezza nelle aree urbane.

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