“Sono la nostra famiglia, non merce da spostare”: il rifugio per animali ha bisogno d’aiuto foto

Dovranno essere abbattuti i ricoveri, alzati su un terreno agricolo

“Se potete aiutarci in qualsiasi modo fateci sapere, anche con degli spazi in cui possiamo spostarci anche solo temporaneamente, valutiamo ben volentieri ogni proposta”. L’appello disperato è de Il Bosco di Archimede di Capannoli, che tempo qualche giorno deve traslocare.

Una storia che è tante storie insieme quella del rifugio, una per ogni animale accolto ora e negli anni, che avevano trovato pace e che ora rischiano di trovarsi senza un tetto sulla testa. “Da circa un anno – spiegano dal rifugio – combattiamo per difendere i nostri animali da chi vuole disfarsi di loro. Alcune persone infastidite dai nostri animali hanno infatti inviato varie segnalazioni al Comune per far sì che ce ne andassimo.

Gli animali però sono in regola, stanno benissimo e in condizioni di benessere su cui era impossibile appigliarsi. L’unica cosa su cui sono riusciti ad appigliarsi però, è sul fatto che nel comune di Capannoli, dove ha sede il nostro rifugio, su un terreno agricolo non è possibile in alcun modo tenere ricoveri per animali. Sembra assurdo, anche perché nessuno in passato ci aveva messo al corrente di questa situazione”.

Di qui l’intimazione a sgomberare i ricoveri o “ci esproprieranno del terreno, rimuoveranno tutto loro, e ci applicheranno una multa molto salata. Stiamo facendo il possibile per trovare una soluzione, non potete nemmeno immaginare la fatica di prendersi cura giornalmente di tutti questi animali senza aiuti (se non ovviamente da parte di volontari e di voi che ci sostenete) e nel frattempo cercare di salvaguardarli dalle leggi del nostro Paese. Stiamo lavorando da ormai mesi ad un bellissimo progetto ma c’è bisogno di tempo e soprattutto di soldi”. E ora a mancare sono entrambi.

“Stiamo cercando soluzioni. Aiuti concreti. Non si tratta di, come ci è stato consigliato, spostare in altre strutture gli animali. Come fossero oggetti. Non abbiamo merce da spostare da un magazzino all’altro, abbiamo esseri viventi che rappresentano per noi la nostra famiglia. Animali con una propria personalità, con le proprie difficoltà, con le loro abitudini. Animali che hanno affrontato l’impossibile e non verranno di certo buttati a destra e sinistra in chissà quale struttura solo per un problema che non li riguarda.
Ma abbiamo ancora bisogno di tempo. Anche se ci dicono che il tempo è finito e, secondo la legge, dobbiamo iniziare a smontare i ricoveri degli animali oggi stesso. Come possiamo lasciare gli animali al freddo e al gelo e sotto qualsiasi tipo di intemperia? Ci sembra davvero assurdo il fatto che possiamo tenere gli animali ma a patto che non abbiano un tetto sulla testa”.

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