“Ma Keu state facendo”, l’inchiesta sfila per le strade di Pontedera con lo slogan “Avvelenati dal profitto” foto

L'appello di circa 40 organizzazioni: “Non svendete il futuro di una zona votata all'agricoltura di qualità e al turismo"

“Ma Keu state facendo”. Il tema dell’inchiesta sullo smaltimento illecito dei rifiuti del Cuoio dominava questo pomeriggio 4 marzo negli striscioni e nei cartelli che hanno invaso pacificamente il centro di Pontedera, fra le oltre 700 persone (500 per la Questura) che hanno manifestato in centro rispondendo alla chiamata del Coordinamento No Valdera Avvelenata.

Corteo pacifico aperto dallo slogan della manifestazione ‘Avvelenati dal profitto‘, funestato poco prima di partire solo da pochi minuti di tensione in cui sono stati allontanati dalla piazza alcuni esponenti di Fratelli d’Italia. Giornata che per i manifestanti è però iniziata con una doppia “ottima notizia”: l’assoluzione venerdì dell’anima del movimento Pasquale Vaira, in arte Paco Paquito, dalla denuncia per diffamazione intentata dal sindaco di Lajatico Giacomo Tarrini e la notizia della bocciatura della Conferenza dei Servizi in Regione del prospetto di allargamento della discarica di Legoli (Peccioli) presentato dalla Belvedere Spa.

“Adesso tocca anche alla Grillaia” ha gridato Vaira dalla testa del corteo, leggendo una lettera che il Coordinamento ha inviato all’indirizzo del presidente dell’Unione Valdera e sindaco di Casciana Terme Lari Mirko Terreni. “Una delibera regionale (quella di riapertura del sito di Chianni, ndr) profondamente ingiusta, di cui chiediamo il ritiro immediato ed il conseguente blocco del conferimento – spiegano i promotori del Coordinamento –. Come è inaccettabile che la Regione regali ad un’impresa privata la possibilità di riaprire una discarica chiusa grazie alle lotte dei cittadini”. “Non svendete il futuro di una zona votata all’agricoltura di qualità e al turismo – continua la lettera –. Non intaccate la bellezza dei paesaggi costruiti con il lavoro millenario dei contadini per seguire le chimere del profitto che contribuiscono solo a distruggere il benessere collettivo”.

Tanti i giovanissimi dietro lo striscione degli ‘Studenti avvelenati‘, fra tute bianche, maschere e vessilli di Fridays For Future, Ultima Generazione, Extintion Rebellion. “Sono in arrivo 270mila metri cubi di amianto a Chianni – legge la piccola Egle dal camion –. Per darvi un’idea, corrispondono al volume di uno stadio di calcio alto 38 metri. C’è poi il caso Keu, materiale di scarto delle concerie ritrovato sotto strade e terreni anche in Valdera, a Pisa e altrove. Inchiesta che ha visto coinvolti la criminalità organizzata, la politica ed il mondo dell’economia. Sappiamo tutti quanto sia importante la gestione dei rifiuti, ma se la politica non se ne occupa la speculazione non potrà che aumentare”.

Ma il respiro del corteo è stato decisamente più ampio. Sono oltre 40 le organizzazioni, fra quelle che hanno aderito al Coordinamento e quelle che hanno promosso la manifestazione. “Sono qui a portare il mio sostegno ad una battaglia che è la mia – dice Giulio Innocenti, del gruppo ‘Marcignana non si piega‘ protagonista della manifestazione di novembre contro il gassificatore proposto da Alia nell’Empolese –. Come saremo a Piombino nei prossimi giorni contro il rigassificatore. Gli autori e gli interessi legati a queste vertenze sono gli stessi e unica deve essere la lotta”. Presente in buon numero anche la delegazione pisana, nella quale hanno sfilato il consigliere comunale e candidato a sindaco di Pisa Francesco Auletta ma anche un colorato spezzone del Movimento No Base “Né a Coltano né altrove”. Numerosi poi gli esponenti dei partiti della sinistra radicale, da Rifondazione Comunista a Sinistra Italiana, da Potere al Popolo a Unione Popolare, dai Carc al Movimento 5 Stelle che, pure invisibile, aveva dato alcuni giorni fa la sua adesione.

Una miriade, poi, i collettivi, le associazioni come Arci, La Rossa di Lari e Legambiente e i sindacati di base fra cui, ovviamente, spiccavano i piaggisti dello Slai Cobas e dell’Usb. “Sversamenti tossici, gassificatori, speculazioni che avvelenano i nostri territori ci fanno paura, ma non esistono lotte isolate – tuona al microfono la giovane Mila Granozio, montopolese, del collettivo Rose Rosse di Pontedera –. Battaglie contro sfruttamento dei territori, razzismo, guerra e patriarcato hanno un’unica fonte: il nostro sistema economico ed il modello di sviluppo, fondato sullo sfruttamento”.

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