A Santa Croce un ’truck village’ per i mezzi pesanti foto

Nascerà tra Santa Croce e Castelfranco di Sotto, nel cuore del distretto conciario, il primo ed inedito ‘truck village’ della Toscana. Un luogo pensato appositamente per gli autotrasportatori, con una grande area di sosta sorvegliata dotata di motel, ristorante e di tutti i servizi necessari per gli operatori del trasporto su gomma. Il progetto, che sarà realizzato e gestito da aziende private, è promosso dalla neonata delegazione di Assotir per le provincie di Pisa, Lucca e Massa. Delegazione che ha trovato proprio a Santa Croce il suo ‘quartier generale’, grazie all’iniziativa del gruppo Valiani insieme ad sette aziende di autotrasporti del comprensorio. Questa mattina, infatti (2 marzo) il segretario generale di Assotir nazionale, Claudio Donati, è arrivato a Santa Croce per inaugurare ufficialmente la sede dell’associazione ospitata negli uffici del gruppo Valiani in via del Trebbio Nord.

L’associazione
“Assotir è un’associazione importante – ha detto Alessandro Valiani –: una realtà che riunisce circa 3mila aziende in Italia con oltre 20mila autocarri, e che rappresenta un punto di riferimento a livello sindacale per gli operatori dell’autotrasporto. Per quanto ci riguarda, la nostra azienda non si limiterà ad accogliere nella propria struttura la sede di Assotir per le province di Pisa, Lucca e Massa, ma metterà a disposizione le proprie risorse umane per offrire un sopporto pratico e operativo”. Di fatto, gli uffici e il personale del gruppo Valiani saranno a tutti gli effetti il ‘braccio operativo’ di Assotir per la Toscana nord occidentale, offrendo agli associati consulenza, supporto legale e corsi di formazione.
Sette, al momento, le aziende che hanno già aderito: la Ediltrans e la Traspsecial Service di Fucecchio, la Autotrasporti Pellegrini di Santa Maria a Monte, insieme a Verdolini 2000, Gmp Trasporti, Bm Logistica e L.S. di Santa Croce sull’Arno, anche se l’obiettivo, adesso, sarà quello di allargarsi verso le Pisa e verso i territori di Lucca e Massa-Carrara. Per farlo, Assotir ha creato nel comprensorio una propria squadra di lavoro capeggiata dal presidente Giovanni Capecchi della Transpecial Service. Assieme a lui ci sarà il direttore Antonio Bertoncini (assessore di Castelfranco ormai prossimo alla scadenza del mandato), la dottoressa Manola Guazzini per quanto riguarda i corsi di formazione e la consulenza legale alle aziende, Daniele Milazzo per i rapporti con le case costruttrici, Aristotele Valiani (figlio di Alessandro) per il marketing e la comunicazione e Salvatore Di Leo per i rapporti con gli autotrasportatori.

 

Il truck village
La delegazione organizzerà una prima iniziativa il prossimo 6 aprile, sempre negli spazi del gruppo Valiani, con un grande convegno su viabilità infrastrutture al quale parteciperà anche l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli. “L’iniziativa – spiega il segretario nazionale di Assotir Claudio Donati – servirà per discutere con le istituzioni di quei difetti infrastrutturali che producono inefficienze e costi sulle spalle degli autotrasportatori. Nell’occasione, però, porteremo anche delle proposte concrete, a cominciare dal progetto di un’area di sosta attrezzata che vogliamo realizzare proprio a Santa Croce, liberando nel comprensorio quegli spazi di sosta inidonea che influiscono sulla qualità della vita dei cittadini”.
Il progetto, già previsto nel regolamento urbanistico del comune di Santa Croce, prevede di realizzare quest’area a fianco della Bretella del Cuoio, nello spazio compreso tra l’arteria provinciale, lo stabilimento di Ecoespanso e via Sant’Andrea (per intendersi alle spalle della sede Assa). L’area sarà in grado di ospitare, in appositi spazi separati, anche i mezzi pesanti che trasportano sostanze pericolose, così che come i mezzi del trasporto del fresco. Un’opportunità, quest’ultima, che potrebbe tornare utile ai tanti tir in entrata e uscita dal magazzino Conad di Montopoli. All’interno del cosiddetto ‘truck village’, poi, troveranno posto anche un motel e un ristorante, in modo da rispondere alle normative europee che, in un prossimo futuro, vieteranno di mangiare e di pernottare all’interno delle cabine dei tir. La struttura, che sarà costruita e gestita dal privato, servirà per offrire un punto di appoggio agli autotrasportatori, sul modello di quanto avviene da tempo negli altri paesi europei, a cominciare dalla Francia.

Viabilità e infrastrutture: l’odissea degli autotrasportatori
Le nuove normative, del resto, stanno mettendo in evidenza la distanza tra obblighi di legge e infrastrutture per poterle rispettare. È il caso, ad esempio, delle sosta lungo le autostrade e superstrade, che diventa particolarmente evidente nel caso della FiPiLi. “La legge dice che ogni 4 ore e mezzo l’autista si deve riposare – spiega Giancarlo Verdolini – ma se stai viaggiando sulla Fipili dove ti fermi? Le aree di servizio sono costruite e pensate solo per le automobili, senza che ci sia un posto attrezzato per i mezzi pesanti. La polizia stradale ci fa le sanzioni perché chiamata ed eseguire i parametri europei, però il problema è che mancano le strutture”.
Un problema che sicuramente sarà sollevato anche nel convegno del 6 aprile, insieme ai tanti nodi irrisolti di una viabilità fatta di restrizioni e divieti che rendono impossibile la vita degli autotrasportatori. A cominciare ad esempio dalla mancanza di un collegamento tra il Valdarno e la Firenze Mare: “Stando alle regole – ricorda Capecchi – per andare da Santa Croce ad Altopascio dovremmo passare da Pisa usando la FiPiLi. Non lo fa nessuno: tutti utilizzano la Romana Lucchese sperando di non trovare i vigili di Fucecchio, ma la strada non è certo adatta per i tir”. “Dove un tempo c’erano solo le strade i Comuni hanno costruito le casa – aggiunge Marco Galli – tanto che alla fine, per un amministratore, è molto più facile mettere un divieto piuttosto che affrontare seriamente il problema della viabilità”.
“Il problema del trasporto, purtroppo, è spesso poco considerato dalle istituzioni e dall’opinione pubblica – riprende il segretario Donati -. Con la nostra iniziativa vogliamo far capire che esiste un tessuto di aziende di autotrasporto fondamentale. Vogliamo ridare dignità a questo settore. Gli enti devono ascoltare la voce dei trasportatori perché l’autotrasporto vale circa il 7 per cento del Pil. Eppure nella catena economica questo è uno degli anelli deboli, con fenomeni di concorrenza sleale. Un sistema che fa comodo a tanti per pagare meno il trasporto, ma questo sistema va ridiscusso e rimesso in discussione”.

Giacomo Pelfer
Gabriele Mori

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.